L'AQUILA Sulle tasse sospese c'è la proroga fino a fine anno. Il provvedimento è stato inserito nel decreto Milleproroghe. La notizia, diffusa dal deputato dei 5 Stelle, Fabio Berardini, ricalca il comunicato stampa diramato, nella mattinata di ieri, dal Consiglio dei ministri. «Su proposta del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte», si legge nel testo, «il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che introduce disposizioni urgenti per la proroga di alcuni termini previsti da disposizioni legislative. Il decreto interviene sugli eventi sismici ampliando il termine per la presentazione, da parte dei soggetti destinatari del procedimento di recupero degli aiuti di Stato, dei dati relativi all'ammontare dei danni subìti per effetto degli eventi sismici che si sono verificati in Abruzzo».Viene, inoltre, estesa al 2019 la percentuale, già prevista per il 2018, di partecipazione alla riduzione del Fondo di solidarietà comunale per le municipalità ricadenti nell'area del cratere 2009.Il termine per la presentazione della documentazione richiesta dal commissario, Maria Margherita Calabrò, non sarà più il 23 settembre. Le imprese aquilane avranno tempo fino a fine anno: una proroga che, in ogni caso, non sposta il problema. Il tavolo tecnico, coordinato dal vicepresidente della Regione Giovanni Lolli, sta perseguendo l'obiettivo di innalzare la soglia del de minimis a 500 mila euro.«Sono soddisfatta per l'inserimento nel Milleproroghe di una ulteriore proroga. Una buona notizia che considero una vittoria», il commento della deputata del Pd, Stefania Pezzopane. «Il governo ha accolto la mia proposta, avanzata in Commissione ambiente. Vista la mancata approvazione degli emendamenti sulla restituzione delle tasse sospese dopo il sisma del 2009, il governo è costretto a dare un'ulteriore proroga alla proroga. Ora, nel tempo concesso, bisogna risolvere la questione nel merito per salvare le imprese da un grave errore del governo Berlusconi, purtroppo non ancora risolto da quelli successivi». Ma la battaglia non finisce qui.Il presidente provinciale dell'Associazione dei costruttori (Ance), Adolfo Cicchetti, ha spiegato che «è necessario continuare le interlocuzioni con l'Europa. Abbiamo ricevuto rassicurazioni dal governo sulla volontà di lavorare in merito all'interpretazione autentica della legge 183 del 2011. Siamo fiduciosi nell'innalzamento della soglia de minimis da 200mila a 500mila euro», ha detto Cicchetti, «ma resta il problema per le aziende che hanno superato il tetto dei 500mila euro, per le quali sarà difficile evitare il recupero. Un aspetto centrale è quello dell'applicazione della franchigia».