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Data: 26/07/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Trasporto pubblico e servizi minimi - «Bus per Roma, c'è da fare». Coalizione sociale chiede il potenziamento del servizio «Sventata l'ipotesi di affidamento della tratta a Sangritana, ci aspettiamo che l'attuale offerta venga mantenuta e anche migliorata in termini di frequenza delle corse».

L'AQUILA La Coalizione sociale, rappresentata in consiglio comunale da Carla Cimoroni, interviene sulla questione del trasporto pubblico locale. «È anche grazie alla nostra iniziativa», scrivono i componenti della Coalizione sociale, «che ha portato il consiglio comunale a esprimersi all'unanimità sulla necessità di far rimanere la tratta L'Aquila-Roma un servizio pubblico essenziale, insieme al pressing portato avanti da tempo da sindacati, pendolari e altri Comuni, se la Commissione Territorio della Regione Abruzzo ha approvato una risoluzione che impegna la giunta in questa direzione. Certo - e lo diciamo chiaramente - non è il risultato che avremmo voluto: la delibera di definizione dei servizi minimi del trasporto pubblico locale è infatti passata senza modifiche e quindi escludendo la tratta L'Aquila-Roma dalla contribuzione regionale. Con l'approvazione della risoluzione si impegna d'altro canto la giunta a mantenere all'interno del programma di esercizio di Tua le tratte "mancanti di alternative trasportistiche" come la L'Aquila-Roma appunto, nelle more che venga ricalibrata la definizione dei servizi minimi essenziali e modificata di conseguenza la delibera. Sventata l'ipotesi di affidamento della tratta a Sangritana, ci aspettiamo che l'attuale offerta venga mantenuta e anche migliorata in termini di frequenza delle corse».«I consiglieri regionali», proseguono dalla Coalizione sociale, «hanno quantomeno riconosciuto il principio che le tratte che non dispongono di un'alternativa su rotaia non possono e non devono soggiacere alle logiche commerciali, e la necessità di rimettere mano alla delibera. Notiamo con preoccupazione e disappunto, però, che la risoluzione non prevede un termine entro il quale modificare la definizione dei servizi minimi. Per questo chiediamo che, considerato che molti comitati di pendolari e parti sociali si sono già espressi, si concludano velocemente le eventuali ulteriori consultazioni per poi passare alla modifica della delibera, attraverso un ripensamento generale dei criteri che sottragga definitivamente alcuni collegamenti essenziali ad appetiti, rivendicazioni e ricatti da parte dei privati. Ci aspettiamo che la modifica venga realizzata nel corso della consiliatura. Se così non fosse, la risoluzione sarà servita soprattutto a sollevare dalle responsabilità la classe politica che, a oggi, ha deciso di escludere dai finanziamenti la tratta L'Aquila-Roma e le altre in questione».

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