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Pescara, 24/07/2024
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Data: 30/07/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Caro-pedaggio, oggi i sindaci ci riprovano. Da Abruzzo e Lazio all'incontro a Roma con il ministro Toninelli per bloccare gli aumenti su A24 e A25

CARSOLI L'Abruzzo oggi torna a Roma per tentare di bloccare il caro-pedaggio su A24 e A25. Alle 16, una delegazione composta da amministratori della nostra regione, Velia Nazzarro, sindaco di Carsoli, Alfonsino Scamolla, consigliere provinciale dell'Aquila e presidente del consiglio a Pescina, e Rinaldo Seca, sindaco di Castelli, e da tre sindaci laziali, sarà al Mit. Dovrebbe essere presente il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ma lo si saprà solo oggi pomeriggio. «Qualcosa di concreta dobbiamo riportare a casa», esordisce il sindaco Nazzarro. «Il loro impegno era quello di prendersi qualche giorno. Chiediamo le stesse cose dette dall'inizio dell'anno. L'immediato blocco dell'aumento che c'è stato a gennaio; la creazione di un tavolo istituzionale per riparametrare il pedaggio di A24 A25 alle altre autostrade, rivedendo la convenzione iniziale del 2000 tra la concessionaria e il concedente. Una concessione basata su più di una considerazione errata. Quella che l'aumento delle tariffe sarebbe stato progressivo e senza limite negli anni a seguire, e che l'intera autostrada fosse considerata di montagna, quindi più costosa, ma in realtà non lo è. Da Carsoli in poi», continua il sindaco di Carsoli, «è un'autostrada normale. Per di più paghiamo i chilometri del cosiddetto "tronchetto", che va dal casello di Roma Est alla tangenziale Est, ed è un tatto urbano». Ma ci sono anche altri impegni presi dal ministero negli incontri precedenti. «Come quello di accelerare il nuovo Pef (piano economico finanziario) di Strada dei Parchi. Ripeto, ci aspettiamo risposte immediate e concrete, soprattutto la sospensione degli aumenti». Vi sentire soli, abbandonati dalla politica dei piani alti? «La grande politica abruzzese manca dall'inizio», conclude Nazzarro, «ma noi sindaci non ci scoraggiamo. Siamo cento, Abruzzo e Lazio e per la prima volta sono uniti da un unico obiettivo».

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