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Pescara, 24/07/2024
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Data: 30/07/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Tonelli: sull'ex ferrovia decide solo la Regione. Lanciano. Il futuro dell'ex tracciato Sangritana fra tram leggero, filobus o ciclovia. Il presidente Tua mette tutti a tacere: è demanio regionale, il Comune non sceglie. Camillo D'Alessandro, «Tre milioni di euro già disponibili per il progetto del tram leggero sono destinati alla mobilità del settore ferroviario, ma possono essere riprogrammati con l'intervento del ministero dei Trasporti. Quello che ipotizzo per Lanciano, e che sarà oggetto di un dibattito pubblico, è non solo una mobilità nuova, ma anche una vera e propria rigenerazione urbana».

LANCIANO Cosa sorgerà sull'ex tracciato ferroviario Sangritana, una strada ferrata adatta a un tram leggero, un tracciato per un filobus o una ciclovia, come ha recentemente ipotizzato l'amministrazione Pupillo? A mettere i puntini sulle i, dopo la richiesta dell'amministrazione lancianese di riflettere su un'altra ipotesi, più sostenibile dal punto di vista economico e ambientale, rispetto a quella di un tram treno, è il presidente di Tua spa, Tullio Tonelli: ogni decisione che parta o arrivi a Lanciano come i convogli di un treno, di un tram, o le ruote di una bici, compete alla Regione a cui appartiene il demanio regionale. Ancora, non è esatto dire che il tracciato è dismesso, perché è «solo sospeso all'esercizio ferroviario». Ergo, un treno potrebbe anche tornare a solcare gli storici binari. «Dal momento che il tracciato è di proprietà della Regione», precisa Tonelli, «ogni decisione sulla futura utilizzazione dello stesso è di competenza regionale. In qualità di azienda unica di trasporto, quindi di ente che assicura oltre il 65% del trasporto per la Regione», prosegue Tonelli, «riteniamo che ogni ipotesi che assicuri un efficace utilizzo dell'infrastruttura debba essere tenuta in debita considerazione. Il tracciato così come hanno accertato recentissimi studi che noi stessi abbiamo commissionato, risulta essere estremamente strategico per la mobilità del capoluogo frentano e dell'hinterland lancianese con diverse soluzioni di trasporto. Il nostro obiettivo è quello di garantire un servizio che sia utile alla collettività e, pertanto, Tua spa è ben predisposta all'analisi delle varie soluzioni prospettate. In ultima battuta», ha concluso Tonelli, «ribadisco che le decisioni spettano alla Regione e che la linea ferroviaria è attualmente sospesa all'esercizio e non dismessa».«Il progetto di un filobus», torna invece alla carica l'ex consigliere regionale delegato ai trasporti, Camillo D'Alessandro, «è già stato ipotizzato all'interno di Tua e non esclude necessariamente una pista ciclabile. All'amministrazione comunale lancianese dico di non rinunciare all'ipotesi di un mezzo di trasporto ecologico, veloce, flessibile e che completerebbe l'offerta della mobilità con una pista ciclabile da realizzarvi accanto. Il filobus, inoltre, consente di staccarsi dalla linea elettrica per raggiungere la stazione di via Bergamo, caricare i passeggeri e ripartire. I tre milioni di euro già disponibili per il progetto del tram leggero», prosegue D'Alessandro, «sono destinati alla mobilità del settore ferroviario, ma possono essere riprogrammati con l'intervento del ministero dei Trasporti. Quello che ipotizzo per Lanciano, e che sarà oggetto di un dibattito pubblico, è non solo una mobilità nuova, ma anche una vera e propria rigenerazione urbana».

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