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Pescara, 24/11/2024
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Data: 29/07/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Slitta a settembre il verdetto su D'Alfonso. La giunta del Senato riconvocata a ridosso delle ferie. E nel M5S due consiglieri non si ripresentano

PESCARA La giunta per le elezioni e le incompatibilità del Senato è stata riconvocata per le ore 14 di mercoledì primo agosto, appena otto giorni prima delle ferie dei parlamentari. Significa che non farà in tempo a sciogliere il nodo del doppio incarico di Luciano D'Alfonso, governatore d'Abruzzo e senatore della Repubblica. La decisione delle sue dimissioni dalla Regione quindi slitterà a settembre, dando il via ai successivi 120 giorni in cui dovranno essere indette le nuove elezioni regionale che, a questo punto, si avvicinano sempre di più alla data della scadenza naturale del mandato di D'Alfonso fissata nella primavera del 2019.Sul fronte dei 5 Stelle intanto si registrano due addii tra i consiglieri regionali uscenti. Il motivo per il quale Riccardo Mercante non potrà ricandidarsi è legato esclusivamente alle regole che il Movimento si è dato. Mercante, che vanta tra le diverse iniziative politiche di cui si è reso protagonista anche quella della legge contro la delocalizzazione delle industria, è stato consigliere provinciale prima di diventare consigliere regionale. Il doppio incarico pubblico, quindi, gli preclude la terza candidatura. Il motivo che ha invece spinto anche Gianluca Ranieri a farsi da parte è esclusivamente personale.«Cari tutti», scrive infatti Ranieri su Facebook, «la scadenza del mio mandato si avvicina, anche se meno velocemente di come noi avremmo sperato... Presto, sceglieremo i nuovi candidati per la prossima competizione elettorale, e non troverete il mio nome tra coloro che potranno essere votati. Ho deciso, ormai già da qualche tempo, che non avrei partecipato a questa selezione», spiega il politico pentastellato marsicano. «Sono stati anni importanti questi, per quanto difficili per l'Abruzzo, anni nei quali siamo cresciuti, tra errori e difficoltà, come forza politica e come comunità. Per me, sono stati anni di servizio: ho messo in questo compito passione, dedizione e tutto il coraggio e le risorse che sono riuscito a trovare...». Quindi entra nel merito: «Sento l'esigenza di riordinare le idee, di guardare lontano, di capire quale contributo sia ancora in grado di dare. Ho bisogno di ritrovare lo spirito che mi ha spinto ad aderire al Movimento e soprattutto la passione che ha animato le nostre prime battaglie: il contatto». E conclude: «Per questo, sono convinto che il ruolo di portavoce non possa diventare: "nient'altro che un lavoro", meno che mai: "un lavoro come un altro"». Così, in due vaste aree dell'Abruzzo, si aprono praterie per gli aspiranti consiglieri M5S che hanno inviato i curricula alla piattaforma Rousseau. Ma sul numero di domande c'è riserbo totale. Si sa solo che, in questi giorni, il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, farà una consistente scrematura.

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