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Data: 31/07/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Pedaggi su A24 e A25 «Il ministro Toninelli non blocca i rincari». Doccia gelata, a Roma, per i sindaci abruzzesi e laziali. Il Mit: «Impegnati a calmierare le tariffe in tempi rapidi»

AVEZZANO Gli automobilisti abruzzesi possono aspettare per la revisione delle maxi tariffe e il congelamento degli ultimi aumenti sull'A24/25, almeno fino alla legge di stabilità.
DOCCIA GELATA. L'ennesimo viaggio di sindaci e amministratori di Abruzzo e Lazio, tornati a Roma nella speranza di portare a casa qualche risultato, anche per la presenza del ministro dei trasporti, Danilo Toninelli, si è trasformato in una vera e propria doccia gelata. A pochi minuti dall'inizio, infatti, l'interlocutore principale, il ministro a 5 stelle, ha «abbandonato il campo per impegni istituzionali» lasciando le redini della partita politica dei maxi salassi per gli abruzzesi e gli utenti dell'A24/25 nelle mani della «segretaria e del capo di gabinetto». Stavolta, infatti, non c'era neanche il naturale sostituto del ministro, il sottosegretario Michele Dell'Orco (né i parlamentari abruzzesi) che nel faccia a faccia di inizio luglio si era impegnato a portare sul tavolo di fine luglio qualcosa di concreto. Una vera e propria delusione per i componenti della delegazione, Velia Nazzarro, sindaco di Carsoli, Rinaldo Seca, primo cittadino di Castelli, Alfonsino Scamolla, consigliere provincia di L'Aquila, Luciano Lapenna, presidente dell'Anci Abruzzo, Beniamino Pandolfi, sindaco di Colle di Tora (Rieti), Luigino Testi e Luciano Romanzi (presidenti IX e X Comunità montana Lazio) a dir poco «indignati per il trattamento ricevuto», durante l'incontro al ministero.
DELUSIONE. «Esprimiamo la più totale indignazione e insoddisfazione per il mancato rispetto degli impegni assunti nell'incontro del 5 luglio, visto che l'odierna riunione si è svolta alla presenza del Ministro Toninelli (andato via poco dopo) e di due interlocutori completamente ignari delle conclusioni raggiunte nel precedente incontro con il sottosegretario Dell'Orco e la folta rappresentanza politica e dirigenziale». Impegno, ricordano gli amministratori locali, messo nero su bianco da Dell'Orco a chiusura della riunione «...il Mit si è impegnato a valutare soluzioni straordinarie e temporanee che possano alleviare il disagio in attesa di approvazione del nuovo piano...». «Gli inconsapevoli interlocutori odierni, stante il mese di agosto alle porte», dicono Nazzarro, Seca, Scamolla, Lapenna, Pandolfi, Testi e Romanzi, «hanno dichiarato che, a oggi, non paiono percorribili soluzioni straordinarie e temporanee». La richiesta di riportare le tariffe al 31.12.2017, quindi, «è stata disattesa e, l'impegno del Governo a ridurre l'aumento percentuale previsto per il primo gennaio è stato rinviato alla legge di stabilità. Il ministro ha confermato l'impegno a una rapida definizione del Pef (piano economico-finanziario), senza indicare, purtroppo, alcuna certezza temporale».
SI TORNA A PROTESTARE. Un passo indietro inammissibile per sindaci e amministratori che, preoccupati per il cambio di rotta, in attesa di atti concreti del Ministero, hanno deciso di «riprendere la mobilitazione attiva sospesa per una doverosa apertura di credito verso il nuovo esecutivo». Appuntamento al 6 agosto alle 18, a Carsoli, all'ex Mael (sede provvisoria del Comune), per programmare la nuova stagione di lotta contro i super salassi autostradali e il disimpegno del governo. IL MIT. In una il Mit ha affermato di aver «recepito con grande attenzione le istanze dei sindaci, ha assicurato il rispetto della normativa sulla trasparenza in ordine alle concessioni e si è impegnato a calmierare le tariffe in tempi rapidi e con i mezzi legislativi più idonei».

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