ORTONA Sono diversi i punti che Tommaso Coletti contesta nel ricorso al Tar di Ancona presentato contro il provvedimento arrivato a suo carico, non ritenendo retroattiva la norma sull'inconferibilità degli amministratori locali nei comitati di gestione dell'autorità di sistema portuale. Assistito dall'avvocato marittimista Ilario Cocciola, l'ex consigliere comunale continua a pensare che non ci siano motivi per una sua esclusione dall'organo di cui faceva parte. Il ricorso è stato presentato lo scorso 23 maggio ed ora si attende di entrare nel merito della questione. Ovviamente il fulcro del dibattito riguarda la retroattività o meno del decreto che ha portato alla sua uscita di scena dall'organo, tuttavia ci sono diversi altri elementi che attraverso il lavoro analitico dell'avvocato Cocciola lo portano a sperare in un accoglimento del ricorso. In tal senso ci sono degli aspetti che lo lasciano essere ottimista: uno su tutti riguarda un precedente sulla tematica che potrebbe pesare a favore di Coletti: è il provvedimento 1836/2017 emesso dal Tar Campania con il quale è stato precisato che le disposizioni del decreto 39/2013, inerenti l'inconferibilità degli incarichi non sono applicabili agli incarichi conferiti prima della sua entrata in vigore. «È un aspetto importante», conferma Coletti. L'ex consigliere comunale sottolinea, inoltre, come non sia stato chiesto un parere all'Anac, «autorità competente in materia» sottolinea l'ex senatore, bensì «all'Assoporti che a sua volta ha chiesto un parere al Ministero delle Infrastrutture che si è espresso sulla retroattività della norma». Ed è così che si è arrivati alla sua esclusione dal comitato di gestione. «Il problema vero è che Ortona attualmente è fuori da questa istituzione», sbotta Coletti. «In circa un anno di mia presenza abbiamo affrontato diverse questioni relative al nostro porto, come ad esempio il problema del completamento della stazione marittima e l'utilizzo delle aree produttive».