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Pescara, 24/07/2024
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Data: 02/08/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Il rapporto svimez - Abruzzo in ripresa, il Pil sale dell'1,2%. A trainare la crescita il 9% in più dell'agricoltura e il 3,4% dell'industria. Crolla l'edilizia che nel 2017 perde il 14,5%

PESCARA L'Abruzzo riprende a crescere, con il Pil che nel 2017 aumenta dell'1,2%. Un dato straordinario, se si pensa che nel 2015 era salito solo dello 0,3% nel 2015 e dello 0,2% nel 2016. A trainare la ripresa c'è l'agricoltura, che con il suo 9% in più recupera a pieno titolo il suo ruolo di settore economico primario. Bene anche l'industria (+3,8%) e i servizi che mostrano un incremento del 2%. A precipitare, in controtendenza rispetto a quanto accade nel resto del Sud, le costruzioni, che perdono ben il 14,5%.
IL RAPPORTO SVIMEZ. I dati emergono dalle anticipazioni del Rapporto Svimez 2018. La crescita dell'economia meridionale nel triennio 2015-2017 ha solo parzialmente recuperato il patrimonio perso con la crisi. A trainare la ripresa, tuttavia, sono gli investimenti privati, visto che continua a essere latitante manca il contributo della spesa pubblica. Il triennio di ripresa 2015-2017 conferma che la recessione è ormai alle spalle per tutte le regioni italiane, anche se gli andamenti sono alquanto differenziati tra Nord e Sud.LUCI E OMBRE. «La notizia positiva è che la ripresa sta finalmente interessando anche l'Abruzzo. Quella negativa, invece, è che poco o nulla si sta facendo per agganciarla e sostenerla». È il commento di Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo, sui dati del Rapporto Svimez 2018 sull'economia e la società del Mezzogiorno, presentati ieri a Roma. Dati che, appunto, parlano di una regione che si sta rimettendo in carreggiata, dopo anni di sofferenza. C'è un dato, però, che continua a preoccupare la Uil: «Nel biennio 2015-2017 l'edilizia è crollata del 14,5%, un dato in controtendenza rispetto a tutto il Mezzogiorno. Siamo fortemente preoccupati su questo punto: come mai quello che è stato definito il più grande cantiere d'Europa continua a decrescere? Eppure, come noto, l'edilizia insieme all'industria rappresenta il settore fondamentale per l'economia di un territorio. È evidente che in Abruzzo bisogna interrogarsi sul perché di una simile performance negativa».
MA IL FUTURO NON È ROSEO. Svimez, in relazione al quadro economico nazionale e internazionale «prevede per il 2019 le stime di crescita al ribasso o quanto meno flebili, non sufficienti a consolidare il risultato raggiunto fin ora. In questo quadro», aggiunge Lombardo, «diventa necessario incrementare gli investimenti non solamente nel settore privato ma soprattutto in quello pubblico per arginare la spinta negativa che potrebbe arrivare dall'Italia e dall'Europa. La lentezza con cui il Masterplan, che di fatto è un significativo investimento pubblico, stenta a partire ci preoccupa non poco. Si passi, su questo aspetto, dalle parole ai fatti senza perdere più tempo. Nell'incertezza degli effetti positivi di una crescita così debole che potrebbero determinarsi nel 2019, diventa di fondamentale importanza rendere le Zone Economiche Speciali (Zes) un prezioso elemento di aiuto concreto alla crescita sociale ed economica della nostra regione».

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