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Data: 02/08/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Abruzzo verso le regionali - Sospese in Abruzzo le Regionarie M5S. E scoppia il caso del consigliere Pietro Smargiassi, messo in stand by. Non ha caricato su Rousseau una proposta di legge

VASTO Sospese, dopo l'avvio come da programma, le "Regionarie" del Movimento Cinque Stelle per individuare i candidati da presentare alle prossime elezioni regionali abruzzesi. A informare gli attivisti è stato un post scriptum di due righe e mezzo, comparso nel pomeriggio di ieri sul blog dei Cinquestelle. «La votazione», si legge, «per le regionarie per la lista del MoVimento 5 Stelle in Abruzzo è stata sospesa e rinviata». Nessuna motivazione è stata fornita a corredo della decisione. Più tardi, da fonti Cinquestelle, si è appreso che la sospensione è da imputare a un problema tecnico. Qualcuno ha ipotizzato che l'inconveniente potesse derivare dall'intrusione di hacker, altri rumors, riporterebbero lo stop a un ricorso presentato dal consigliere regionale pentastellato Pietro Smargiassi, sospeso dal Movimento proprio nel momento in cui era proiettato verso il suo secondo mandato da consigliere regionale. È stato lo stesso Smargiassi a diffondere la notizia della sua sospensione, che sarebbe da ricondurre al mancato inserimento della sua proposta di legge sull'Osservatorio della legalità (poi votata in consiglio), sulla piattaforma Rousseau prima che passasse al vaglio dell'aula. «Mi dispiace dovervi deludere», scrive Smargiassi, «il mio nome non comparirà tra i candidati. Sono stato sospeso. La proposta di legge sull'Osservatorio della legalità risulta caricata su Rousseau dopo la sua approvazione. Ciò comporta un grave inadempimento agli obblighi degli eletti. Nessuno tra noi cinque ha mai caricato la legge su Rousseau. In pratica la mia grave colpa è aver approvato la legge. Ricordo a tutti che è stata pubblicata sul sito nazionale del Movimento 5 stelle, quindi nota a tutto lo staff di Milano. La mia esperienza con il Movimento 5 stelle finisce qui. Riparto per il mare», conclude non senza amarezza il consigliere regionale che sta ricevendo attestati di solidarietà dagli attivisti del M5S e dai consiglieri comunali di Vasto Dina Carinci e Marco Gallo. Molte le reazioni e gli attestati di solidarietà per il consigliere regionale uscente, uno dei più attivi di questa legislatura. Qualcuno ha anche minacciato di non votare. Tra gli aspiranti c'è Silverio Marzocchetti, di San Salvo, che il 16 gennaio scorso ha scoperto di non essere presente nell'elenco dei papabili alle parlamentarie del Movimento a cui aveva aderito otto anni prima. Nel 2014 la candidata alla presidenza della Regione era stata Sara Marcozzi. Lo stop e il rinvio a data da destinarsi delle regionarie, senza che sia stata fornita una motivazione ufficiale, accende polemiche e sospetti. È il caso del Comitato Terre Maiella Morrone. «I sospetti», si legge in una nota di Antonello Di Giovine, presidente del comitato, «partono proprio dalla data d'invio della mail da parte della piattaforma Rousseau per avviare le candidature». La mail sarebbe stata «inviata in data 20 luglio senza preavviso. A disposizione solo 4 giorni per presentare le candidatura, e questa volta, cosa strana rispetto a tutte le altre volte, non hanno richiesto il certificato penale. In più si chiede di candidarsi senza sapere, in Abruzzo, la data delle nuove elezioni che potrebbe essere novembre come maggio del prossimo anno». Di Giovine pone l'accento sulla «fretta stranissima. Candidarsi in piena estate e votare ad agosto come mai? Proprio quando la gente è in ferie e non ha nessuna voglia di ricordarsi che deve votare sulla piattaforma Rousseau. Tutto questo ci lascia tanti, tanti dubbi... E se fosse così, sarebbe un grido di dolore per chi ha creduto al cambiamento».(ha collaboratoAnna Bontempo)

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