L'AQUILA Buste paga più pesanti per i lavoratori della provincia dell'Aquila. Grazie all'accordo siglato da Confindustria L'Aquila- Abruzzo interno e dalle segreterie di Cgil, Cisl e Uil, le somme erogate ai dipendenti per il miglioramento della produttività aziendale saranno assoggettate al trattamento fiscale agevolato del 10 per cento. L'accordo, valido per il biennio 2018-2019, riguarda circa 800 aziende che operano sul territorio provinciale, iscritte a Confindustria, ma anche tutte le altre realtà produttive che intendono aderire. La ratifica dell'accordo, che porta la firma di Francesco De Bartolomeis, responsabile di Confindustria L'Aquila-Abruzzo interno, Umberto Trasatti, Paolo Sangermano e Fabrizio Truono, segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, rappresenta un doppio incentivo: per le imprese a erogare i premi di produttività usufruendo di una tassazione agevolata e, per i lavoratori al raggiungimento degli obiettivi aziendali, con un aumento dello stipendio in busta paga, a fine mese. «L'obiettivo dell'accordo è incentivare le imprese della provincia, specie quelle di minori dimensioni, a introdurre sistemi di retribuzione premiali collegati a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione», sottolinea Marco Fracassi, presidente di Confindustria L'Aquila-Abruzzo interno. «Gli imprenditori del settore privato, di qualunque comparto merceologico, disporranno dello strumento giuridico necessario per applicare il prelievo sostitutivo agevolato del 10%, sulle somme destinate al premio di risultato. Ciò significa garantire ai lavoratori un maggior potere d'acquisto, soprattutto in un contesto, come quello attuale, caratterizzato da incertezza e instabilità economica». Ci si aspetta adesso una maggiore diffusione dei premi di risultato tra le aziende della provincia dell'Aquila. «Svolgeremo unitamente alle parti sociali del territorio un ruolo attivo e propulsivo nel guidare le imprese verso l'introduzione di forme di salario variabile legate a risultati aziendali», aggiunge Fracassi, «in linea con il moderno sistema di relazioni sindacali auspicato nel cosiddetto "Patto della Fabbrica" sottoscritto a livello nazionale lo scorso 9 marzo». «Una misura», ha spiegato De Bartolomeis, «volta a iniettare sul territorio strumenti diversi, con una giusta affermazione del binomio salario-produttività».