Non c'è pace per i tassisti di Chieti che pure operano legittimamente, da poco più di un mese, all'interno dell'aeroporto d'Abruzzo. Sono riemersi nei loro confronti prevaricazioni e anche comportamenti e atteggiamenti aggressivi da parte di alcuni tassisti di Pescara, secondo i quali i loro colleghi di Chieti non hanno il diritto di fare servizio in aeroporto. Episodi che uno degli operatori teatini (che ne è stato vittima, a quanto pare non l'unico) ha deciso di portare all'attenzione del questore di Pescara al quale chiede di intervenire con un provvedimento di ammonimento. In una lettera (alla quale potrebbe seguire una querela) il tassista ha messo nero su bianco gli episodi di cui è rimasto vittima con la sua auto, accerchiata dai taxi pescaresi che si sono posizionati i fianco e davanti, impedendogli così di uscire per effettuare le corse, impedendogli cioè di lavorare, con gravi ripercussioni economiche. Ma il tassista teatino denuncia anche di essere stato preso a schiaffi e di aver subito condotte aggressive verbali, con minacce di ritorsioni a lui e alla sua famiglia e anche minacce di morte . Quanto ai poliziotti in servizio presso l'aeroporto, segnala il tassista, non sempre intervengono di fronte ad episodi del genere. Il tassista teatino scrive di temere per la sua incolumità personale e per quella dei sui cari ed ogni volta che va a lavorare in aeroporto si genera in lui uno stato di ansia e di paura. Il problema non è stato ancora risolto in quanto non c'è la volontà politica di risolverlo,perchè la strada è tracciata, i tassisti sono rientrati in aeroporto come la legge consente - dice l'assessore comunale alle attività produttive Carla Di Biase che si è battuta per far rientrare i tassisti teatini in aeroporto - ma il presidente D'Alfonso non ancora emana il decreto, non c'è arrivata alcuna convocazione per essere auditi, non è stata nominata la commissione che deve valutare il caso. E per questo rinnoviamo l'invito al presidente D'Alfonso a mantenere ciò che ha promesso e - aggiunge la Di Biase- invito la questura a fare il proprio lavoro. Noi dal canto nostro scriveremo alla Polizia municipale di San Giovanni Teatino chiedendo di prestare servizio e di intervenire su tutte quelle che loro ritengono le infrazioni stradali, visto che nessuno si fa garante di una situazione che è diventata gravosa.Gli operatori teatini sono stati aggrediti fisicamente e ciò che mi rattrista è che quando hanno richiesto alla Saga le registrazioni delle telecamere, si sono sentiti rispondere che le telecamere in aeroporto sono fuori servizio da diverso tempo: fatto gravissimo perchè se corrispondesse alla realtà questo significherebbe che un aeroporto, uno dei maggiori dell'Italia centro meridionale, considerato un obiettivo sensibile, rimane senza una vigilanza adeguata.E che ci sia un problema di ordine pubblico è la stessa direzione aeroportuale Enac ad evidenziarlo, e in una lettera alla presidenza della Regione ritiene necessario un intervento regionale diretto a regolamentare la materia, così come previsto dalla normativa vigente.