Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/07/2024
Visitatore n. 738.559



Data: 03/08/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
I congedi nel pubblico impiego quattro volte in più del privato

Sarà un'epidemia dilagante tra gli impiegati pubblici o forse dietro c'è solo il lassismo di chi amministra, come sembrano sospettare anche gli esperti dell'Inps. Fatto sta che i lavoratori della pubblica amministrazione battono 4 a 0 quelli del settore privato quanto a permessi della legge 104. L'ultimo rapporto dell'Istituto di previdenza sui congedi per assistere i famigliari disabili dice che nel pubblico impiego, in media, il numero dei giorni di permesso goduti è quattro volte superiore rispetto alle imprese private: fino a 6 giorni nel pubblico contro 1,5 giorni nel privato. Una tendenza che si traduce in costi, pesanti, per le casse dello Stato.
Qualche numero: nel privato i beneficiari della legge 104 sono circa 450 mila in tutta Italia, con un costo per l'Inps di 1,3 miliardi di euro. Nel pubblico, gli esperti della Previdenza stimano che «i permessi retribuiti per assistere le persone in disabilità grave siano fruiti da circa 440 mila soggetti», in percentuale quindi i congedi sono «molto più diffusi, con un costo ombra stimabile in oltre 1 miliardo di euro ai quali si aggiungono altri 600 milioni circa se si includono anche i congedi straordinari usufruiti sulla base del D.Lgs 151/2001», quelli di maternità, paternità e sostegno. A conti fatti, secondo l'Inps, «l'onere complessivo assorbito dalla fruizione dei permessi lavorativi (pubblico + privato) è di 3,1 miliardi di euro». «Una somma di tutto rispetto», è stato annotato nel rapporto annuale del 2016, ecco perché sarebbero necessari «maggiori controlli centralizzati, che potrebbero indurre le singole amministrazioni a comportamenti improntati a un maggior rigore nell'utilizzo di una risorsa preziosa se effettivamente impiegata per la finalità per cui è nata».
MAGLIA NERA
Sia nel pubblico che nel privato, il Lazio è tra le regioni con più permessi 104. Per quanto riguarda la pa, va detto che la distribuzione geografica delle licenze può essere rilevata solo per alcuni settori, come le Regioni e gli enti locali. Nella classifica dei territori con più assenze ci sono allora Umbria, Lazio e Sicilia: in media i giorni di assenza sono rispettivamente 4,3, 3,8 e 3,5 per gli uomini, mentre per le donne queste tre regioni superano quota 5 giorni, con il picco di 5,6 giorni in Sicilia. All'altro capo della classifica ci sono Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Lombardia e Toscana, regioni più virtuose, con circa 2 giorni di assenza media. Ma il territorio in cui il ricorso alla 104 è più basso in assoluto, sempre nel settore degli enti locali, è la Provincia autonoma di Trento. Che ha i numeri meno consistenti anche nella classifica del settore privato: il rapporto tra i beneficiari dei permessi e i dipendenti delle imprese è dell'1,54%, leggermente meglio della Val d'Aosta (1,8%) e della Campania (1,95%). Se si guarda questo ranking al rovescio - i dati sono sempre dell'Inps - il Lazio insieme all'Umbria è l'unica regione che supera il 5% dei beneficiari sul totale dei lavoratori. Al terzo posto, ma piuttosto staccata, c'è la Liguria (3,84%).

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it