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Pescara, 24/11/2024
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Data: 05/08/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
D’Alfonso, tempi lunghi per la decadenza. Gasparri: «L’incompatibilità però è chiara»

L’AQUILA La lettera a firma di Maurizio Gasparri è partita venerdì mattina, con raccomandata ricevuta di ritorno. Lo conferma, al Messaggero, lo stesso presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato: «Abbiamo esaminato la questione, c’è una palese violazione dell’articolo 122 della Costituzione. Il comitato ha riferito alla Giunta che ne ha preso atto. Alla votazione si è astenuto il Pd: un voto all’unanimità avrebbe reso la cosa più snella, ma alla fine cambia poco. Ho mandato la lettera a mia firma ieri (venerdì, ndr). In ogni caso c’è un termine, qualche settimana, entro cui la comunicazione si dà per ricevuta. A quel punto si avvierebbe una procedura di contestazione, ma io credo e auspico che non ce ne sarà la necessità ». Questa, dunque, è la situazione dell’aut aut formulato dalla Giunta a Luciano D’Alfonso: da quando riceverà la raccomandata il presidente-senatore avrà tre giorni di tempo per esercitare la sua scelta. Pena, come detto, l’avvio della procedura di contestazione che, però, sarebbe irreversibile: ovvero D’Alfonso non potrebbe tornare sui suoi passi. Che significa tutto ciò? Che, in condizioni normali, la raccomandata verrà consegnata in quattro giorni lavorativi, quindi presumibilmente tra mercoledì e giovedì. E, dunque, il termine per la scelta di D’Alfonso si sposterà automaticamente alla fine della prossima settimana. Al netto di ritardi postali, sempre possibili nello smistamento. Si arriverà a ridosso di Ferragosto, quindi in piena pausa estiva. Il che allungherà ancora i tempi. Una volta dimessosi da presidente della Regione, Giovanni Lolli e Giuseppe Di Pangrazio – presidente dell’assise regionale – dovranno decretare lo scioglimento del Consiglio: da quel punto scatteranno i 120 giorni (minimi) per il ritorno al voto. Ad oggi pare difficile che ciò possa accadere entro l’anno. L’unica cosa che dice Lolli è che «il Consiglio continua a operare nella pienezza delle sue funzioni e, per esempio, nella prossima seduta esaminerà un provvedimento fondamentale per il trasporto regionale. Sarò rigoroso nell’applicare le norme, a partire da quelle sulle prossime elezioni regionali, e nel periodo nel quale mi toccherà gestire, avrò in mente i limiti della mia funzione che attengono l’ordinaria amministrazione ». L’altro elemento di certezza è che lo stringersi della questione incompatibilità ha dato la stura alla campagna elettorale, con assetti tutti da definire. Non è un mistero, per esempio, che sia Forza Italia che la Lega rivendichino la candidatura, con il Movimento Cinque stelle che è già in fase di scelta – unica alleanza possibile con la Lega.

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