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Pescara, 24/11/2024
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Data: 05/08/2018
Testata giornalistica: Il Centro
D'Alfonso blinda tre leggi. Ed esce di scena. All'ultimo consiglio di martedì si decidono la Nuova Pescara, L'Aquila capoluogo e la norma sul voto

PESCARA Uscirà di scena solo dopo aver approvato tre leggi a cui tiene molto: la Nuova Pescara, L'Aquila Capoluogo e la norma elettorale che alza di molto l'asticella introducendo lo sbarramento dell'8 per cento. E' questo l'obiettivo finale del senatore Luciano D'Alfonso che quindi si dimetterà dalla Regione 24 ore dopo l'ultimo consiglio che si terrà martedì. E alla vigilia dell'ultimo atto da governatore, D'Alfonso trova l'assist sulla legge che gli sta più a cuore. «Gentili componenti della I Commissione, a nome delle decine di associazioni iscritte all'associazione Nuova Pescara, alle migliaia di persone ad esse collegate e nel rispetto dei tantissimi cittadini di Pescara, Montesilvano e Spoltore che hanno espresso il "sì" alla fusione dei tre comuni, vi chiediamo, con questa lettera aperta, di procedere con l'approvazione del progetto di legge 206/16 concernente le disposizioni per l'istituzione del comune di Nuova Pescara».Così Marco Camplone, presidente dell'associazione Nuova Pescara, scrive ai componenti delle I Commissione, presieduta da Maurizio Di Nicola, che, domani in Regione, voteranno la legge prima di inserirla dell'ordine del giorno del consiglio regionale di martedì, l'ultimo di questa legislatura perché l'iter del regolamento della Giunta per le elezioni del Senato ne prevede l'inevitabile scioglimento subito dopo le dimissioni da governatore di D'Alfonso.Martedì sarà quindi un giorno cruciale anche per la nascita della Nuova Pescara. Ma è anche il giorno del Decreto dignità al Senato che vedrà D'Alfonso sdoppiarsi, facendo la spola tra Roma e L'Aquila, perché il suo voto, in Consiglio regionale, è determinante.In un solo caso resterà a Roma, ed è quello di una pax da ultimo giorno di scuola tra Pd, M5S e centrodestra. E su questa pax punta l'appello di Camplone. «Da troppi mesi, ormai, assistiamo al sistematico boicottaggio del Pdl da parte di alcuni componenti della commissione: i documenti parlano in maniera inequivocabile.Boicottaggio da intendere come mancanza di rispetto dei cittadini e mortificazione della democrazia, oltre che come strumento di vendetta e prevaricazione politica. Non presentarsi ai lavori della Commissione e abbandonare l'aula nel momento della votazione per far mancare il numero legale sono strategie in antitesi alle esigenze di un territorio, il nostro, proteso alla costruzione e non alla distruzione, voglioso di crescere e non di essere limitato in confini anacronistici. Vi chiediamo di votare il Pdl», continua Camplone, «in modo che, finalmente, possa procedere verso le successive fasi dell'istituzione della Nuova Pescara. Fatelo per la Città, per la democrazia, ma anche per non macchiare in maniera indelebile la vostra attività politica. Siate coloro che hanno contribuito a costruire e non coloro che, per piccoli interessi o per vendette politiche, hanno rallentato l'unificazione di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Siate coloro che domani potranno, legittimamente e con orgoglio, candidarsi ad amministrare il Nuovo Comune», invoca il presidente Camplone, «e non i politici invisi agli elettori perché pubblicamente riconosciuti come coloro che hanno remato contro e hanno cagionato un grave danno alla comunità».«La Commissione è la residuale possibilità, per voi e per noi tutti, di non gettare alle ortiche quattro anni, molti soldi e tantissime opportunità. Parliamo alla maggioranza e alla minoranza, ai politici della costa e dell'interno, dei centri grandi e piccoli. A tutti chiediamo di dare un voto positivo al Pdl. Vi guardano gli abruzzesi ma anche gli italiani», conclude Camplone, «perché la Nuova Pescara è il più grande progetto di fusione a livello nazionale in un territorio votato alle aggregazioni come pochi altri».

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