PESCARA La Lega è pronta a correre da sola alle prossime elezioni regionali. La conferma arriva da una frase di Giancarlo Giorgetti pronunciata alla festa dei leghisti in Emilia Romagna e postata venerdì scorso sul suo profilo Facebook dal deputato, nonché coordinatore regionale, Giuseppe Bellachioma. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e braccio destro di Salvini ha dichiarato: «La Lega governerà anche in Abruzzo». E ieri Bellachioma, durante una conferenza stampa convocata a Pescara in una sala affollata dell'Hotel Plaza insieme ad altri vertici abruzzesi del partito per presentare dodici nuove adesioni, è stato ancora più chiaro. «Abbiamo già il nome di un candidato alla presidenza», ha annunciato. SCONTRO SUI RIFIUTI. Tuttavia, la Lega lascia aperto ancora qualche spiraglio per un dialogo con Forza Italia. Ma ciò che è successo con le nomine all'Agir, l'autorità regionale dei rifiuti, ha di fatto compromesso i rapporti tra i due partiti. Alla Lega non è andato giù l'accordo che Forza Italia avrebbe stretto con il Pd, definito "patto del Nazareno abruzzese", per decidere i componenti del consiglio di amministrazione estromettendo dalla scelta i leghisti. Il sindaco di Ovindoli Simone Angelosante ha preannunciato, in proposito, azioni legali per far annullare le nomine: «Abbiamo dato mandato ai nostri avvocati di verificare se ci siano le condizioni per un ricorso al Tar». SFIDA A FORZA ITALIA. Secondo i vertici regionali dei leghisti, esisterebbero ancora i presupposti per ricucire lo strappo, ma a determinate condizioni. «Abbiamo sempre detto», ha affermato il deputato Luigi D'Eramo, «che possiamo costruire una coalizione per vincere le elezioni regionali con tutti quei soggetti politici e civici che non hanno nulla a che vedere con il Partito democratico». «Quindi», ha aggiunto il commissario provinciale Gianfranco Giuliante, «sulla questione dell'Agir abbiamo semplicemente mantenuto un atteggiamento di estrema coerenza. Abbiamo chiesto di poterci esprimere all'interno dell'assemblea, attraverso una lista che fosse riconducibile al centrodestra. Forza Italia ha deciso, invece, di sposare l'offerta che gli era stata fatta dal presidente della Regione Luciano D'Alfonso e noi, in maniera coerente, abbiamo detto no e abbiamo abbandonato l'assemblea».«POSSIAMO ANDARE DA SOLI». «Correre da soli alle regionali? Tutto può essere», ha avvertito Bellachioma. «Vogliamo sapere fin da subito», ha fatto presente D'Eramo, «se tutte le forze che si ritengono diverse dal sistema del centrosinistra e del Pd sono disponibili a costruire con il movimento che rappresentiamo un progetto vero di governo per questa regione». Una sorta di appello, probabilmente, a quelle dodici liste civiche che si sono riunite alcuni mesi fa a Pescara, in una convention all'Aurum in cui era presente, tra gli altri, anche l'ex parlamentare Fabrizio Di Stefano, escluso dalle liste di Forza Italia alle elezioni politiche del 4 marzo e ora sempre più lontano dalle posizioni degli azzurri. Secondo alcuni, potrebbe essere proprio lui il candidato dei leghisti. «Del resto, la Lega», ha continuato D'Eramo, «ha la responsabilità politica di guidare questo processo, perché ad oggi è il primo partito nazionale del centrodestra». Secondo Bellachioma, il partito sarebbe fortemente in ascesa anche in Abruzzo. «I sondaggi ci danno al 24-26 per cento», ha rivelato. NO ALL'IPOTESI M5S. «Un accordo per le regionali con i 5 Stelle? Io dico quello che ha già detto il nostro segretario nazionale Matteo Salvini e cioè che con i 5 Stelle non ci troviamo poi così male», ha sottolineato Bellachioma. Ma in un'intervista pubblicata ieri dal Foglio, Salvini ha dato un versione opposta: «Escludo alleanze organiche con M5S. E non è scontato che la Lega, in assenza di un programma comune e di un candidato comune, vada con Forza Italia».IL CASO D'ALFONSO. Ora la Lega è in attesa delle dimissioni di D'Alfonso. In base a queste, si deciderà la data delle elezioni. A detta di Bellachioma, dovrebbero arrivare domani. «La cosa che però mi ha lasciato un po' perplesso», ha rivelato, «è che questa notifica sia stata mandata attraverso una raccomandata e non con una Pec e non vorrei che qualcuno si renda irreperibile e aspetti i 30 giorni per ricevere la raccomandata, perché poi i 3 giorni per dimettersi scattano dalla notifica ufficiale».NUOVE ADESIONI. Sono dodici i politici, tutti della provincia di Pescara, che hanno aderito ultimamente alla Lega. Si tratta dei consiglieri comunali Fabia Fattore (Alanno), Francesco Colarussi (Carpineto), Adriano Tocco e Angelita Palumbo (Montesilvano), l'assessore Ernesto De Vincentis (Montesilvano). Poi, i consiglieri Renato Tarquinio (Pescosansonesco), Sandro Epifani (Cappelle), Diego Modesti (Picciano), Roberto Ruggieri (Città Sant'Angelo). Infine, Pina Tulli, Camillo Savini e Lucia Cardone che hanno costituito il gruppo della Lega al Comune di Penne.