ROCCARASO Oggi alle 15.30, nella sala consiliare del Comune di Roccaraso, i registi Anna Cavasinni e Fabrizio Franceschelli presenteranno "Il treno degli altipiani", uno straordinario docufilm che racconta la storia di quella che oggi viene chiamata la Transiberiana d'Italia, prodotto dall'Associazione Territori Link e distribuito in tutte le edicole d'Abruzzo insieme al quotidiano il Centro fino al 31 agosto al prezzo di 6,80 euro più il prezzo del giornale. Il dvd sarà in vendita anche a bordo dei treni storici Sulmona-Isernia oggi, l'11, il 19 e il 25 agosto prossimi.La presentazione seguirà l'arrivo del treno storico degli "Altipiani maggiori" alla stazione di Roccaraso previsto in mattinata.CHI CI SARÀ. Oltre agli autori saranno presenti il professor Francesco Sabatini, presidente emerito dell'Accademia della Crusca, il maestro Angelo Valori che ha curato la colonna sonora, dirigenti dell'Associazione Le Rotaie che promuove i treni storici. Parteciperanno anche i dirigenti regionali Francesco Di Filippo, Giancarlo Zappacosta e il consigliere regionale delegato alla cultura, Luciano Monticelli. L'ingresso è gratuito.
FU UNA SVOLTA. Il docufilm ricostruisce la storia e l'attualità della strada ferrata Sulmona-Carpinone-Isernia, raccontando la profonda trasformazione storico-sociale e culturale avvenuta nel XX secolo sugli Altipiani Maggiori, grazie all'arrivo della ferrovia che da Sulmona si inerpica fino ai 1.300 metri di Pescocostanzo, Rivisondoli e Roccaraso, per poi ridiscendere verso Isernia. E' un'area vasta, rimasta isolata dal resto del territorio abruzzese che, nel 1897, con l'arrivo della ferrovia, si aprì alle grandi città come Roma e Napoli.
VERI TESTIMONI. Tutto questo comportò uno stravolgimento delle abitudini, del lavoro e, in generale, della vita delle popolazioni di queste zone dell'entroterra abruzzese. Il racconto si sviluppa attraverso testimonianze autentiche, le voci di quelle persone, alcune ormai centenarie, che hanno vissuto quegli anni di grandi mutamenti, ed è arricchito da fiction ambientate nel periodo che va dal 1915 al 1950. Per realizzare le ricostruzioni storiche, tentando di avvicinarsi il più possibile alla realtà dell'epoca, gli autori hanno scelto di coinvolgere direttamente gli abitanti degli Altipiani, trasformandoli in attori protagonisti di quest'opera.
UN SUCCESSO. Dal 2013 i treni storici sono tornati a fermarsi nelle antiche stazioni abruzzesi, grazie all'impegno dell'Associazione Le Rotaie e della Fondazione FS italiane. E da subito questa straordinaria iniziativa ha attirato folle di turisti, tanto che in ogni occasione i biglietti sono andati esauriti in pochi minuti.
GRAZIE A CHI. Il docufilm è stato realizzato dai registi teatini Cavasinni e Franceschelli, con l'aiuto del Comune di Roccaraso, il sostegno della Regione Abruzzo - Dipartimento Turismo Cultura e Paesaggio, legge 98/99, la preziosa disponibilità della Fondazione FS Italiane, la consulenza storica del professor Francesco Sabatini e la collaborazione dell'Associazione Le Rotaie.