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Pescara, 24/11/2024
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Data: 06/08/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
D'Alfonso «Si voterà tra novembre e dicembre»

L'AQUILA Luciano D'Alfonso ha annunciato che l'Abruzzo tornerà a voto a novembre o a dicembre. Per il momento, però, senza dire esattamente quando opterà per il mandato parlamentare, lasciando la Regione. E' ipotizzabile, vista la proiezione per il ritorno alle urne, che ciò avvenga non appena ricevuta la notifica dell'aut aut (tre giorni) della Giunta delle Elezioni e delle Immunità di palazzo Madama, ovvero la lettera vergata dal suo presidente, Maurizio Gasparri. «Avevo già deciso a marzo. Quando si voterà in Abruzzo? A novembre o a dicembre» ha dichiarato D'Alfonso a un quotidiano nazionale durante una pausa del duro lavoro portato avanti in prima persona in Commissione, con tanto di apprezzamento dell'ex premier Matteo Renzi. «Opto per il Senato ha annunciato D'Alfonso - dove, ora, si lavora a ritmo sostenuto. Il 7 settembre farò un grande evento a Pescara per spiegare agli abruzzesi tutto quello che ho fatto durante la mia presidenza». Alla domanda perché abbia aspettato 5 mesi per optare, consentendo alla Regione di votare subito, D'Alfonso ha risposto che al Senato «da marzo a giugno, non c'è stata nessuna seduta e, anzi, c'era il rischio concreto di tornare alle urne. E poi ho sempre detto che avrei aspettato la convalida della giunta delle elezioni».
«Adesso riceverò la notifica sulla richiesta di opzione e a quel punto avrà tre giorni per decidere. Ma io avevo già deciso a marzo, ma c'era tutta una serie di questioni amministrative da completare». Alla domanda su una presunta strategia per far slittare il voto regionale al 2019, nel tentativo di sottrarlo alla sicura vittoria delle destre, D'Alfonso ha replicato: «Ne dicono tante. Ma è una bugia». Mentre D'Alfonso sta per sciogliere il nodo (in settimana), Forza Italia e liste civiche convergono ed esplode una polemica sulla legge elettorale. La Lega ha accusato Forza Italia di inciucio con il Pd, Sospiri ha replicato che introdurre la surroga, ovvero la distinzione tra assessore e consigliere regionale è necessario.

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