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Pescara, 24/11/2024
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Data: 07/08/2018
Testata giornalistica: Ferpress
Rights at Ryanair: la mobilitazione anche a Pescara. “Uniti ai colleghi di tutta Europa”

Sabato scorso si è svolta presso la Cgil di Pescara la prima assemblea del personale navigante Ryanair che opera nell’Aeroporto Abruzzese.

“Un’assemblea – informa una nota del sindacato – che fino a poco tempo fa sarebbe stata assolutamente inimmaginabile, stante la costante paura e il timore di ritorsioni verso tutti quei lavoratori che osavano avere contatti col sindacato. Poi però sono cominciate ad arrivare le prime sentenze da parte del giudice di lavoro, come quella del Tribunale di Busto Arsizio (Varese) che ha condannato a febbraio la società Ryanair per condotta antisindacale e ancora quella più importante del Tribunale di Bergamo che ha condannato la compagnia irlandese a pagare un risarcimento di 50 mila euro alla Filt-Cgil, dichiarando discriminatorio il comportamento della low cost. Sentenze a parte, la vera svolta tuttavia è arrivata a seguito della proclamazione da parte dei sindacati dello sciopero europeo che lo scorso 25 luglio ha portato alla cancellazione di circa 600 voli in tutta Europa dei quali 130 solo in Italia. Un risultato davvero straordinario e in qualche modo anche inaspettato essendo il primo vero sciopero di valenza europea indetto contro chi da sempre si oppone all’applicazione di regolari contratti nazionali di lavoro, ma soprattutto ad un confronto con le parti sociali per il rispetto dei diritti, delle libertà sindacali e per conseguire migliori condizioni di lavoro.

“Con i lavoratori che operano nello scalo pescarese, sono state affrontate le problematiche e i tanti disagi legati alla fondamentale mancanza di diritti, si va dalla paradossale assenza di un interlocutore aziendale in Italia (tutti i rapporti di lavoro tra dipendente e Ryanair si manifestano e si palesano in Irlanda), dalla mancanza di tutele assistenziali e previdenziali di cui godono invece i lavoratori dipendenti italiani, per non parlare delle questioni di natura fiscale. Tutti aspetti riconducibili ad un unico e fondamentale problema: la mancata applicazione di un regolare contratto nazionale di lavoro.

“Nel corso dell’assemblea non sono mancati spunti polemici nei confronti della Saga ovvero della società regionale che gestisce lo scalo abruzzese. Se da un lato infatti è stato sottolineato lo straordinario senso di abnegazione e di collaborazione da parte del personale addetto alla rampa che pur operando sotto organico, garantisce molteplici mansioni che assicurano la regolarità e la funzionalità del servizio, dall’altro non sono affatto piaciute le affermazioni del management della Saga che alla vigilia dello sciopero del 25 luglio, con evidente senso di soddisfazione, ha annunciato preventivamente e pubblicamente che i voli a Pescara sarebbero stati regolari e che nessun dipendente Ryanair avrebbe scioperato. Fino a prova contraria, le leggi italiane che regolamentano il diritto di sciopero, non prevedono l’obbligo della dichiarazione di adesione preventiva allo sciopero da parte dei lavoratori, ma aldilà di tutto, si è trattato di una chiara caduta di stile da parte del management di una società regionale che dovrebbe essere ben consapevole dell’insindacabilità dei diritti per tutti i lavoratori (compresi quelle lavoratrici e quei lavoratori abruzzesi che operano in Ryanar e che con il loro lavoro, assicurano i voli di circa 700mila passeggeri l’anno)”

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