PESCARA È partita anche al Comune di Pescara la corsa per le prossime elezioni regionali. Tre assessori, Antonio Blasioli, Giacomo Cuzzi e Giuliano Diodati hanno già detto di essere disponibili a candidarsi come consiglieri, ma il numero degli amministratori interessati potrebbe salire con l'avvicinarsi del voto, previsto al momento entro la fine dell'anno. È alto, quindi, il rischio che la giunta comunale si svuoti prima delle elezioni comunali, costringendo il sindaco Marco Alessandrini a un maxi rimpasto a cinque mesi dalla fine della consiliatura.
COSA DICE LA LEGGE. Ma questo potrà accadere solo se gli assessori verranno eletti consiglieri regionali. La legge regionale, numero 51, del 30 dicembre del 2004, del resto differenzia la carica di sindaco da quella di componente della giunta. Per i primi cittadini scatta l'ineleggibilità. In pratica, hanno l'obbligo di dimettersi entro una settimana dalla pubblicazione del decreto di scioglimento anticipato del consiglio regionale. Invece, per gli assessori scatta l'incompatibilità, ossia non potranno ricoprire la carica di presidente, componente della giunta o di consigliere regionale se non prima si dimetteranno dal Comune. Ciò significa che dovranno presentare le dimissioni solo nel caso in cui verranno effettivamente eletti alla Regione.
CHI VUOLE ANDARE VIA. Per ora sono tre gli esponenti della giunta interessati a candidarsi. Il primo è il vice sindaco del Pd e assessore ai lavori pubblici Antonio Blasioli. «Ci sto riflettendo»,ha detto, «sono però incerto se lasciare o meno il lavoro che sto svolgendo in Comune per la città. Tuttavia, io conosco bene la macchina amministrativa regionale, essendo un dipendente dell'ente e questo potrebbe risultare molto utile per l'Abruzzo». Blasioli, dopo aver svolto per quasi tre anni la carica di presidente del consiglio comunale, è stato chiamato in giunta da Alessandrini il 30 marzo del 2017. Se dovesse essere eletto alla Regione, lascerebbe la carica di vice sindaco dopo solo un anno e mezzo. Giacomo Cuzzi ricopre, invece, l'incarico di assessore ai grandi eventi e al turismo sin dall'inizio della consiliatura, cui si è aggiunta successivamente anche la delega all'istruzione. È anche lui del Pd. «Sono convinto», ha affermato, «che l'esperienza maturata in questi anni, i risultati ottenuti e le idee che intendo portare avanti, potranno essere utili anche alla Regione e dare benefici al nostro territorio. Mi piacerebbe portare dinamismo, energie e voglia di fare. Personalmente, sono pronto, ma la politica non è un fatto personale. Mi confronterò con il partito nelle sedi preposte e poi si deciderà insieme». Diversa la storia dell'assessore al bilancio, tributi e traffico Giuliano Diodati. Dopo essere stato estromesso dalla giunta ad agosto 2017 per far posto a Gianni Teodoro, è stato richiamato il 12 marzo scorso. Ora, però, l'assessore punta a lasciare prima l'incarico per fare il consigliere regionale. «Sto valutando questa possibilità», ha rivelato, «questi giorni di vacanza mi aiuteranno a capire. Dovrò anche verificare se ci sono gli spazi per candidarsi». Diodati si candiderebbe con la lista civica fondata dall'ex assessore regionale Donato Di Matteo, Abruzzo insieme.
CHI RESTA. Ieri, voci di corridoio, davano come possibili anche le candidature di altri tre assessori con deleghe al sociale Antonella Allegrino, alla polizia urbana, politiche abitative e patrimonio Gianni Teodoro e alla cultura Giovanni Di Iacovo, ma tutti e tre hanno smentito queste voci. «Voglio lavorare fino alla fine della consiliatura per la mia città», ha spiegato Allegrino. «Non ho nessuna volontà di candidarmi alle regionali», ha fatto presente Teodoro. «Non mi interessa candidami e poi nessuno me lo ha proposto», ha commentato Di Iacovo.