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Pescara, 24/11/2024
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Data: 08/08/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Stop alla nuova legge urbanistica. Mazzocca: «Rimasti inascoltati i portatori di interesse generale»

L'AQUILA«Con immensa soddisfazione rendiamo noto che la proposta di legge urbanistica all'esame della 2a commissione è stata ritirata grazie anche ad una nostra puntuale, inflessibile e argomentata opposizione.»«Sia dalle istanze ricevute», dichiara il Sottosegretario regionale e capogruppo Art.1-MDP Mario Mazzocca, «che dalle audizioni in commissione, emerge inequivocabilmente il mancato ascolto di importanti esponenti del mondo associativo (WWF, Italia Nostra e Legambiente) ma anche degli Ordini professionali, delle università e dell'Istituto Nazionale di Urbanistica. L'INU (di cui la Regione Abruzzo - caso unico in Italia - è socio), in particolare, è stato invitato all'audizione all'ultimo minuto e solo a seguito di sua esplicita richiesta, nonostante per statuto si occupi di promuovere e diffondere i principi urbanistico-edilizi».«Il nostro giudizio negativo - dichiara il Sottosegretario - riguarda alcune questioni generali. Il progetto di legge si colloca in posizione arretrata rispetto alle recenti evoluzioni del dibattito disciplinare, essendo impostata su criteri "conformativi", piuttosto che su criteri "performativi". Inoltre, nel progetto non si fa alcun riferimento al vero aspetto che oggi può qualificare in modo innovativo la politica di "governo del territorio", ovvero il rapporto tra pianificazione urbanistica e programmazione economica; non si individuano neppure le priorità degli interventi».«Diverse - continua Mazzocca - le criticità da noi riscontrate: sull'art. 44 (Disciplina transitoria) ad esempio, dove i Comuni sono tenuti ad adeguare i propri piani comunali entro tre anni, ma non si specifica cosa si intende per adeguamento, né con quali risorse dovrebbero far fronte a tale obbligo. Ancora, all'art.1 (Finalità e principi) la norma interviene sul tema del "contenimento del consumo del suolo", ma l'intento viene di fatto contraddetto in diversi punti. I princìpi non possono essere ridotti a mere affermazioni ma devono contenere indirizzi precisi, come la salvaguardia del patrimonio immobiliare o le politiche di sostegno ai prodotti della filiera regionale. Di certo, non come si propone nell'art. 43 (Tutela delle coste) che elude l'esigenza di un sostanziale contenimento dell'edificazione sulla costa.».«Appare oltremodo fuori luogo», conclude il Sottosegretario «l'utilizzo del sintagma "contenimento del consumo di suolo" al fine di far passare la proposta di legge per una dolce carezza ambientalista. Qualcuno ci dirà che la notte dell'urbanistica ancora non si esaurisce, ma noi, ora come in passato, non abbiamo né timore né tremore alcuno verso avversari, amici ed amici degli amici».

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