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Pescara, 24/11/2024
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Data: 09/08/2018
Testata giornalistica: Il Centro
D'Alfonso, ultimo atto tra le contestazioni. L'ultimo consiglio regionale si chiude tra i campanelli M5S e le critiche di FI. Oggi il presidente saluta gli abruzzesi dopo quattro anni e sceglie il Senato. Servizi minimi di trasporto. La commissione Territorio ha approvato anche una risoluzione che impegnerà la futura giunta a "mantenere, mediante apposito indirizzo nei confronti di Tua Spa, le tratte già oggetto di contribuzione quali Giulianova-Teramo-Roma e L'Aquila Roma, mancanti di alternative trasportistiche".

L'AQUILA Una conferenza stampa in diretta streaming, per tracciare il bilancio dei suoi 4 anni alla Regione, e annunciare le sue dimissioni. Prima però, il presidente-senatore Luciano D'Alfonso, che lascia il primo mandato elettivo per ricoprire il secondo, firmerà alcuni atti di concessione per interventi finanziati con i fondi del Masterplan, riguardanti la linea di azione per il recupero e la valorizzazione turistica degli antichi borghi. D'Alfonso sceglie la sede pescarese di viale Bovio per accomiatarsi dagli abruzzesi, questa mattina. Un discorso era nell'aria già da ieri pomeriggio, nell'aula del consiglio regionale, ma la mancanza del numero legale, pochi minuti alle 16, ha determinato la conclusione della seduta. Approfittando di alcune assenze tra i banchi della maggioranza, i consiglieri M5S hanno comunicato al presidente Giuseppe Di Pangrazio l'intenzione di non partecipare al voto su uno dei provvedimenti inseriti nella carrellata degli argomenti all'ordine dell'ultimo consiglio regionale dell'era D'Alfonso. Il presidente dell'assemblea, preso atto della situazione, non ha potuto fare altro che constatare il venir meno del numero legale e dichiarare chiusa la seduta. A quel punto Sara Marcozzi e gli altri pentastellati hanno tirato fuori i campanelli e iniziato a suonarli, come a dire "Tempo scaduto". «Lo hanno fatto per negare a D'Alfonso il discorso finale, l'uscita di scena in grande stile» ha commentato in aula qualche consigliere. La decima legislatura è terminata così, senza commiati solenni, in un'atmosfera più da fine scuola che da fine impero.
E FORZA ITALIA. Con le dimissioni del governatore D'Alfonso», ha affermato il capogruppo di Fi, Lorenzo Sospiri, «prendiamo atto che finalmente vengono fatte rispettare le norme repubblicane e regionali che impediscono a tutti, D'Alfonso compreso, di occupare contemporaneamente due cariche istituzionali. Ma va sottolineato che D'Alfonso si dimette solo grazie all'opera del presidente della Giunta per l'immunità e le elezioni del Senato, Maurizio Gasparri, che seppur insediatosi solo il 19 luglio scorso, ha svolto il suo ruolo istituzionale in maniera impeccabile di fatto costringendo D'Alfonso al rispetto della legge».
I PROVVEDIMENTI APPROVATi. Malgrado fosse l'ultimo, il consiglio di ieri ha licenziato diversi provvedimenti importanti: la modifica della legge 51 del 2004 (la cosiddetta legge anti-sindaci); la delibera sui servizi minimi e sugli ambiti di traffico del trasporto pubblico locale; la legge sull'Aquila capoluogo e quella sulla Nuova Pescara
INELEGGIBILITÀ E SURROGA. Incassata la bocciatura, in commissione, dell'innalzamento delle soglie di sbarramento, il consiglio ha detto sì al provvedimento firmato da Giorgio D'Ignazio che, in sostanza, estende da 7 a 45 giorni i termini entro cui sindaci, amministratori locali e anche alte cariche dello Stato devono dimettersi per potersi candidare in caso di fine anticipata della legislatura. L'altra norma approvata in materia elettorale è la cosiddetta surroga, che consentirà agli assessori (che attualmente rivestono anche la carica di consiglieri) di essere sostituiti per dedicarsi esclusivamente all'attività di governo.
SERVIZI MINIMI. La delibera sui servizi minimi approvata ieri era un provvedimento fondamentale: se non fosse passato avrebbe fatto saltare l'affidamento "in house" del trasporto locale a Tua. La commissione Territorio ha approvato anche una risoluzione che impegnerà la futura giunta a "mantenere, mediante apposito indirizzo nei confronti di Tua Spa, le tratte già oggetto di contribuzione quali Giulianova-Teramo-Roma e L'Aquila Roma, mancanti di alternative trasportistiche".
L'AQUILA E PESCARA. Varati i due disegni di legge su L'Aquila Capoluogo e la Nuova Pescara. «Un atto storico» hanno commentato Pierpaolo Pietrucci e Luciano D'Alfonso, per quanto riguarda il primo provvedimento. «Questa legge non serve a ribadire il ruolo dell'Aquila come capoluogo di Regione ma a metterle a disposizione nuovi strumenti per affermare meglio il ruolo di città guida regionale, specie nell'offerta di servizi». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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