Sono in tutto 236 i bambini che quest'anno usufruiranno del servizio di trasporto scolastico organizzato dal Comune. Il costo degli scuolabus rappresenta una delle spese più onerose per il Comune di Teramo, tanto che in passato si era pensato a tagli e rimodulazioni per contrarre i costi, che si aggirano sui 500 mila euro annui. La decisione dell'amministrazione guidata dal sindaco Gianguido D'Alberto è invece quella di continuare a garantire il trasporto, che va a beneficio soprattutto delle zone frazionai. «Si tratta spiega il primo cittadino di un servizio che ha anche una valenza sociale, per questo verrà mantenuto, e anche senza interruzioni, per questo stiamo espletando le ultime procedure per l'affidamento alla ditta Angelino che si è di nuovo aggiudicata la gara». Sono 22 i bambini che usufruiranno del servizio nella frazione di Miano, altrettanti quelli di Frondarola e Villa Ripa, 28 a Poggio Cono, 16 a Villa Vomano, 22 a Nepezzano, 23 a Magnanella, 51 quelli di Colleatterrato (per cui sono state create due linee distinte), 39 quelli di San Nicolò (anche qui ci sono due linee) e 13 quelli di Teramo centro (gli ex alunni della San Giuseppe, che sono stati spostati alla Molinari). Intanto non si placano le polemiche sugli asili nido: a rispondere al capogruppo di Futuro In Maurizio Salvi, difendendo l'assessore Maria Cristina Marroni, sono i due capigruppo di Teramo 3.0, Giovanni Luzii, e di Insieme possiamo, Andrea Core. Non solo questa amministrazione comunale ha abbattuto considerevolmente le liste di attesa accogliendo un maggior numero di bambini - spuega Luzii - ma lo ha fatto a costo zero, attraverso una minuziosa nuova articolazione degli orari di lavoro del personale dipendente, concordato con le Coordinatrici dei nidi, senza andare in alcun modo ad incidere sul servizio che sarà fornito ai bambini e alle loro famiglie. Siamo certi quindi che la minoranza tutta possa gioire di questa soluzione.