Saranno rafforzata la presenza e icontrolli della Polizia di Stato all'interno dell'aeroporto d'Abruzzo per evitare nuove tensioni fra i tassisti pescaresi e i loro colleghi teatini dopo che uno di questi ultimi nei giorni scorsi, in una lettera inviata al questore di Pescara, ha denunciato di essere stato vittima degli operatori di Pescara i quali con le loro auto si sono posizionati di fianco e davanti, in modo da non permettergli di uscire per effettuare le corse, impedendogli cioè di lavorare. Ieri, le problematiche di ordine pubblico all'interno dello scalo sono state affrontate durante un incontro fra il responsabile della polizia aeroportuale Dino Petitti e l'assessore comunale alle attività produttive Carla Di Biase: i tassisti di Chieti, sono tornati ad operare nell'aeroporto dallo scorso 27 giugno in virtù di un provvedimento di turnazione nel quale vengono richiamate una di norme che consentono loro di operare a cominciare dalla Legge quadro, la 21 del 1992, e la Legge regionale numero 124 del 1998. Ho trovato molta disponibilità all'ascolto e mi aspetto maggiori controlli e collaborazione - commenta la Di Biase dopo l'incontro con il dirigente della Polizia - e sono certa che la Polizia porrà in essere tutti gli atti per la salvaguardia dell'incolumità degli operatori e soprattutto che verrà garantito il rispetto delle leggi dentro l'aeroporto. Per quanto riguarda l'aspetto amministrativo della vicenda - prosegue l'assessore - scriverò al dirigente competente per settore della Regione per sapere se è stata nominata la commissione consultiva che dovrà decidere se sono stati predisposti gli atti affinchè, il prossimo presidente della Regione, debba solo emanare il decreto con il quale vengono assegnati gli stalli dei taxi dentro lo scalo. Peraltro non è da escludere che dopo la segnalazione al questore di Pescara, vengano presentate vere e proprie denunce da parte dei tassisti che hanno subito aggressioni, episodi che sarebbero documentati da fotografie e video .