«E' assurdo, questa è una scelta incomprensibile». Queste sono le prime reazioni del sindaco Gianguido D'Alberto allo scenario che si prospetta con una maggioranza alla camera al decreto milleproroghe. Ben 16 milioni di opere con 4 di coofinanziamento verranno persi tra il Tordino ed il Vezzola ed opere come il recupero del vecchio comunale, l'arretramento della stazione ferroviaria, la riqualificazione di via Piave, ecc., svaniranno d'incanto. Gli interventi sono tutti quelli che sono stati finanziati con il bando per le periferie pubblicato nel 2016 rispetto al quale i Comuni hanno già firmato una convenzione a dicembre del 2017. «Questa è una scelta incomprensibile sbotta il primo cittadino - nella misura in cui viene giustificata con lo sblocco di risorse per i comuni, si tratta invece di un intervento che va a penalizzare chi già è stato ritenuto idoneo e i progetti sono stati già finanziati, nonché oggetto di convenzione». Per il sindaco sono state create aspettative da parte delle amministrazioni comunali che hanno già avviato il dialogo con tutti gli enti interessati: «Voglio ricordare che si tratta di una cifra di 16 milioni di euro con 4 milioni di coofinanziamento». Forse per lui avrebbe fatto meno male una rimodulazione dell'opera ma un congelamento tout court.