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Pescara, 24/07/2024
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Data: 12/08/2018
Testata giornalistica: Il Centro
«Senza il vaccino non si entra a scuola». L'assessore alla Sanità passa dalle parole ai fatti e approva in giunta la legge che rintroduce l'obbligo. Ora tocca al consiglio

PESCARA «Mi viene da ridere quando sento dire che vaccinarsi è un obbligo flessibile». L'assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, non usa mezzi termini e risponde al governo e al ministro 5 Stelle, Giulia Grillo, con i fatti alla decisione di "decapitare" il decreto dell'ex ministro Beatrice Lorenzin sulle vaccinazioni. Dopo averlo annunciato in un'intervista al Centro, l'assessore regionale ha portato in Giunta un disegno di legge che rintroduce in Abruzzo l'obbligo di vaccinarsi, cancellato per quest'anno dal governo giallo-verde.Il disegno di legge è stato approvato ed è la sfida lanciata dalla Regione Abruzzo ai 5 Stelle. Una sfida che Paolucci dovrà portare in Consiglio regionale confidando soprattutto nell'urgenza, dovuta alla riapertura delle scuole, che, secondo lui, dovrebbe far superare il vincolo dell'ordinaria amministrazione a cui dovrà limitarsi il consiglio dopo lo scioglimento per le dimissioni di Luciano D'Alfonso.PREVENZIONE. Il Centro è venuto in possesso del progetto di legge che si compone di soli due articoli. Ma è quanto basta per rispondere alla proposta del ministro Grillo che vuole introdurre il concetto di flessibilità dell'obbligo a vaccinarsi. Già il primo comma dell'articolo 1 della controproposta di Paolucci però dice chiaramente che «la Regione Abruzzo riconosce come prioritaria la salute della collettività e in particolare quella dei minori». E al secondo comma aggiunge che: «La Regione riconosce la vaccinazione come fondamentale strumento di prevenzione e quindi sostiene interventi finalizzati ad assicurare lo obbligatorietà della stessa».CHI NON È IN REGOLA. Arriviamo al terzo comma che entra decisamente nel merito perché dice: «Nel rispetto del calendario vaccinale, l'avere assolto gli obblighi prescritti dalle leggi vigenti costituisce il requisito per l'iscrizione annuale ai nidi d'infanzia e ai centri per l'infanzia pubblici e privati». E ancora più chiaro è il quarto comma secondo il quale: «I minori che in Abruzzo non sono in regola con gli adempimenti vaccinali, i cui genitori non presentino la documentazione idonea a dimostrare la regolarità della loro posizione, saranno esclusi dal servizio e potranno essere riammessi solo a decorrere dalla data di presentazione della documentazione richiesta». Con la postilla che «l'adozione della presente procedura non comporta comunque la decadenza dall'iscrizione».SANZIONATI. Che cosa rischiano i genitori dei bambini abruzzesi non in regola con l'obbligo vaccinale?La risposta è nell'articolo 2 che descrive le competenze delle Asl e che precisa: «In mancanza di osservanza dell'obbligo vaccinale i genitori, i tutori o i soggetti affidatari, sono convocati dall'azienda sanitaria locale per un colloquio finalizzato a fornire ulteriori informazioni sulle vaccinazioni e quindi a sollecitarne l'effettuazione». E se neanche il colloquio dovesse sortire effetti, il progetto di legge regionale prevede per i genitori che non rispettano l'obbligo di vaccinare i figli una sanzione amministrativa pecuniaria che può arrivare fino 500 euro.ALLEANZE. Ma in limine litis la parola dovrà passare al Consiglio regionale dove, se è vero che i 5 Stelle non potranno che votare contro il progetto di legge del Pd, l'esecutivo uscente troverà l'appoggio del centrodestra, in particolare di Forza Italia che non accetta la scelta no vax del governo di derogare all'obbligo rinviandolo al prossimo anno scolastico.

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