SULMONA La maggioranza prova a ricomporre i cocci. Ieri mattina alcuni consiglieri si sono incontrati per cercare di vedere se esistono i margini per ricomporre una situazione che al momento sembra senza via d'uscita. Un incontro preliminare a quello di oggi pomeriggio a Palazzo San Francesco, nel quale l'intera maggioranza che fa capo alla coalizione civica che ha eletto il sindaco Annamaria Casini (esclusa la componente di Alleanza per Sulmona, già da tempo collocatasi all'opposizione), sarà chiamata a un serrato confronto. Un faccia a faccia nel quale soprattutto Fabio Pingue e Andrea Ramunno, che hanno fatto esplodere la crisi che ha portato il sindaco a rassegnare le dimissioni protocollate sabato mattina nell'ufficio della polizia municipale, dovranno dire chiaramente cosa vogliono fare. Il tira e molla di Pingue, che da mesi ha rotto i ponti con il suo principale riferimento politico (Andrea Gerosolimo), che all'inizio del progetto fondato sul civismo lo aveva voluto al suo fianco intravedendo in lui un giovane dalle grandi prospettive, sta provocando quelle lacerazioni che gradualmente hanno mandato la maggioranza in difficoltà, facendo perdere forza e identità alla coalizione. Con il risultato che il sindaco ha dovuto barcamenarsi in una situazione davvero difficile, con gravi ripercussioni sullo sviluppo del programma amministrativo.E l'uscita inaspettata e fragorosa fatta nel corso dell'ultimo consiglio comunale dell'altro giovane rampante della politica cittadina, Andrea Ramunno puntava proprio a tirar fuori dalla tana dell'ambiguità Pingue, affinché posasse sul tavolo le sue carte e dicesse chiaramente se la maggioranza poteva contare ancora sul suo apporto oppure se le sue scelte politiche andavano in un'altra direzione, diversa dal patto sottoscritto con sindaco e alleati della coalizione civica. Di certo nessuno si sarebbe aspettato che la Casini rispondesse con un gesto così clamoroso, quello delle dimissioni, e spiazzando così i due "pokeristi" per i quali, a questo punto, risulta molto difficile innestare una marcia indietro che in pochi riuscirebbero a capire. L'unica che sta cercando di risanare i cocci è la consigliera ex Pd, Roberta Salvati, consapevole forse che la fine anticipata dell'amministrazione Casini potrebbe risultare fatale per il suo futuro nella politica. È proprio lei che si sta dando da fare per trovare un accordo tra gli attuali consiglieri di maggioranza, Pingue e Ramunno compresi.