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Pescara, 24/11/2024
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15/08/2018
Il Centro
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Forza Italia, un sondaggio per il candidato. Dopo il braccio di ferro con la Lega gli azzurri testano 4 nomi da proporre agli elettori: Di Primio, Febbo, Gatti e Di Nino. Martino: «Il recupero del valore dell'unità del centrodestra è l'unico modello vincente» |
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PESCARA La Lega torna a più miti consigli, e nonostante quella che sembra una netta marcia indietro in fatto di coalizioni, l'alleato Forza Italia (o ex alleato), non sta a guardare. A settembre gli azzurri realizzeranno un sondaggio per testare il gradimento della "base" e individuare così il candidato presidente da presentare al giudizio degli abruzzesi per le elezioni regionali. L'obiettivo, spiega il coordinatore regionale e senatore, Nazario Pagano, è individuare «una figura che noi potremmo proporre ai nostri alleati. Ci confronteremo con loro senza alcun atteggiamento di chiusura». I nomi da testare sono quattro: Umberto Di Primio, attuale sindaco di Chieti, che grazie alla cosiddetta legge salva-sindaci passata nel corso dell'ultima seduta di consiglio regionale dell'era D'Alfonso, ha il tutto il tempo di rimuovere eventuali profili di incompatibilità; Mauro Febbo, il consigliere regionale che ha criticato fino all'ultimo la legge; Paolo Gatti, vice presidente del consiglio ed ex assessore ai tempi della giunta guidata da Gianni Chiodi, e una donna. La figura femminili in pole position sembra essere quella di Antonella Di Nino, «una grande donna», come la definì lo stesso Pagano alla presentazione dei candidati di Fi alle elezioni politiche scorse. Una donna alla quale la grinta non è mai mancata, come dimostra il suo essersi messa in prima linea quando si è trattato di spegnere gli incendi che nel 2017 hanno devastato il Morrone. Anche Tiziana Magnacca, sindaco di San Salvo, è una che di grinta ne ha da vendere, e non a caso viene indicata come la possibile competitor di Di Nino. Non saranno solo i nomi l'oggetto del sondaggio. Il test riguarderà i «temi programmatici che gli abruzzesi ritengono essere prioritari», sottolinea ancora Pagano: «Lavoro, opere infrastrutture, insomma, argomenti che stanno a cuore ai cittadini e sui quali vorremmo ascoltare tutte le opinioni possibili». E in quanto alla ritrovata unità con la Lega, Pagano sfodera tutto il suo invidiabile aplomb: «Ovviamente», dice, «ho letto con soddisfazione le dichiarazioni del mio collega della Lega. Ho fiducia nella ricomposizione del quadro tra due partiti diversi, e con sensibilità diverse, e sono convinto dell'importanza di capire le ragioni per le quali stare insieme e confrontarci». Lunedì il presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio ha riunito la direzione affari istituzionali per valutare gli atti e gli adempimenti dopo le dimissioni del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso. Il presidente ha chiesto agli uffici di definire e predisporre il decreto di scioglimento del consiglio regionale abruzzese per la sottoscrizione, entro e non oltre la giornata di domani, con la contestuale notifica al vicepresidente Giovanni Lolli e ai consiglieri regionali. Parte quindi il conto alla rovescia in vista delle elezioni, con tutti gli adempimenti che la situazione comporta. Dopo la firma, il decreto di scioglimento del consiglio dovrà essere pubblicato sul Burat alla prima uscita utile. In seguito, Di Pangrazio e Lolli si recheranno dalla presidente della Corte d'appello dell'Aquila, Fabrizia Francabandera, per indire la data delle nuove elezioni. Non meno di 120 giorni.
Martino: «Il recupero del valore dell'unità del centrodestra è l'unico modello vincente»
PESCARA «Apprezzo, dopo giorni di tensione, la riflessione della Lega sul recupero del valore e della utilità dell'unità del centrodestra, l'unico modello che può vincere in Abruzzo». A dichiararlo è Antonio Martino, il deputato di Fi eletto nel collegio provinciale dell'Aquila, in riferimento alla rottura in atto nel centrodestra regionale tra Lega e Fi che hanno annunciato la corsa solitaria. Martino chiude anche la polemica in seno al centrodestra dell'Aquila, in particolare tra Fi e Fratelli d'Italia, partito del sindaco, che governa dal giugno dello scorso anno il Comune capoluogo. «Purtroppo il clima che si è creato in questa fase di pre-elezioni regionali, e lo spiccato spirito di appartenenza del nostro coordinatore comunale Stefano Morelli hanno portato alla forzatura dei toni. Per noi il sindaco Pierluigi Biondi è una grande «e avrà sempre il nostro appoggio leale. Credo che il modello vincente dell'Aquila dovrebbe essere un esempio per le prossime consultazioni abruzzesi. Il sostegno all'azione politico-amministrativa del sindaco Biondi è e sarà onesta e sincera», prosegue il segretario organizzativo azzurro.«Speriamo che il modello di giovani capaci che ha trionfato contro ogni pronostico nel capoluogo sia replicato in quello, in costruzione, della Regione che verrà. Dal 4 marzo scorso e fino alla conclusione del mio mandato parlamentare, il sottoscritto e il partito, come del resto fatto finora, saranno al fianco dell'Amministrazione comunale per tutte le questioni che saranno rappresentate per il bene del capoluogo alle prese con una complessa ricostruzione dopo la tragedia del terremoto».
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