SULMONA I veri motivi che hanno portato alle dimissioni il sindaca Annamaria Casini emergeranno alle prossime elezioni regionali ed eventualmente a quelle amministrative. Ne è convinto l'ex delfino della Casini, Andrea Ramunno, primo a chiedere in consiglio comunale le dimissioni del primo cittadino. Ed è lo stesso Ramunno a riaccendere la polemica puntando il dito accusatore sul suo collega di maggioranza Fabio Pingue. «Questi giorni sarebbero dovuti essere di riflessione e silenzio, invece assistiamo a continue accuse e scarico di responsabilità da parte di chi ha partecipato al progetto amministrativo e contribuito alla sua creazione», afferma Ramunno. «La dichiarazione nello scorso consiglio comunale, in cui chiedevo al sindaco di prendere atto della debolezza della nostra maggioranza, è arrivata al termine di un periodo in cui più volte ho chiesto - non ricevendo risposte - a tutte le componenti di fare chiarezza sulle posizioni perché Sulmona non può permettersi un'amministrazione fragile e in balìa delle elezioni regionali future». Ramunno poi precisa, riferendosi a Pingue, di rifiutarsi di passare come capro espiatorio «al posto di chi ha barattato la stabilità di questa amministrazione con future candidature. Non sono io quello che si è seduto a trattare negli ultimi mesi la caduta del sindaco o su tavoli diversi da quello della maggioranza. Le prossime elezioni regionali o amministrative (qualora il sindaco non ritirasse le dimissioni)», conclude Ramunno, «porteranno alla luce i retroscena delle varie crisi che si sono aperte e gli elettori avranno tutti gli elementi per valutare attraverso il loro voto chi ama la città e chi pensa alla carriera». Pronta la reazione di Pingue: «Il ragazzo è esuberante, ma a me interessano solo i problemi di questa città. Il resto sono solo chiacchiere poco edificanti». Intanto Forza Italia, prendendo le distanze anche dalla sua rappresentante in consiglio Elisabetta Bianchi che ha invitato il sindaco a tornare in aula per trovare una soluzione alla crisi, afferma che «la misura è colma. La sintesi di questi ultimi giorni di cronaca politica è che la città ha bocciato il progetto politico del duo Gerosolimo-Casini». Fortemente critico il Pd che conferma di non avere «alcuna intenzione di dare ossigeno a un'amministrazione ormai agonizzante, né di ricoprire incarichi e di sedere su poltrone che la Casini e la sua giunta non hanno saputo far funzionare per il bene di Sulmona e dei suoi cittadini. L'esperienza del civismo locale di cui la Casini è stata fatta paladina ha miseramente fallito».