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Pescara, 24/11/2024
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16/08/2018
Corriere della Sera
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Crollo del ponte di Genova, Salvini attacca Atlantia: «Parlano di soldi e affari, senza cuore, chiedano scusa». Lo scrive il ministro dell’Interno dopo la nota della società proprietaria di Autostrade per l’Italia. Di Maio: «Di fronte a 40 morti non ci sono clausole che tengano» |
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«Atlantia (Autostrade) riesce ancora, con faccia di bronzo incredibile e con morti ancora da riconoscere, a parlare di soldi e di affari, chiedendo altri milioni agli italiani in caso di revoca della concessione da parte del Governo dopo la strage di Genova». Matteo Salvini utilizza un post su Facebook per il suo affondo contro la società proprietaria di Autostrade per l’Italia. Poi, da Genova, rincara la dose: «Se io fossi un amministratore di Autostrade avrei sospeso il pagamento per il pedaggio». Dichiarazioni quasi identiche quelle dell'altro vicepremier: «Autostrade dice che le spettano proventi dal contratto che taglieremo. È vergognoso pensare ancora una volta ai profitti e ai numeri in borsa» , ha attaccato Di Maio, al termine del vertice in Prefettura a Genova.
L’annuncio del premier
Il riferimento dei ministri è alla replica dell’holding dopo l’annuncio del premier Giuseppe Conte che mercoledì pomeriggio - a margine del Consiglio dei ministri straordinario in Prefettura a Genova il giorno dopo il tragico crollo del ponte Morandi - ha parlato della decisione del Governo di avviare «la procedura per la revoca della concessione a società Autostrade». Una decisione, questa, confermata dal presidente del Consiglio giovedì mattina.
La replica di Atlantia
La replica di Atlantia era pervenuta tramite una nota. Rilevando che l’annuncio da parte del governo è arrivato senza contestazioni specifiche e in assenza di accertamenti sulle effettive cause dell’accaduto, la società rileva che «le modalità possono determinare riflessi per gli azionisti e gli obbligazionisti». In caso di revoca o decadenza della concessione«spetta comunque alla concessionaria il riconoscimento del valore residuo della concessione, dedotte le eventuali penali se ed in quanto applicabili». MULTIMEDIA
Ma Matteo Salvini non ci sta. «Dall’alto dei loro portafogli pieni (e dei loro cuori vuoti) - scrive sempre su Facebook - chiedessero scusa e ci dessero i nomi dei colpevoli del disastro che devono pagare. Il resto non ci interessa». «Mi aspetto che già da oggi Autostrade sospenda il pagamento dei pedaggi. Fossi stato il dirigente l'avrei deciso già un minuto dopo la tragedia», ha detto Salvini parlando alla stampa da Genova. Sulla stessa linea il ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio: «Ci sono gravi inadempienze e la Borsa aveva già punito Atlantia prima del nostro annuncio», ha detto Di Maio annunciando l'intenzione del Governo di desecretare gli atti «perchéi contratti con Autostrade non sono accessibili pubblicamente - spiega - e anche noi ministri facciamo fatica ad accedervi. Una volta tolti i vincoli scopriremo quali sono i termini dell'accordo». Ma, assicura il capo politico del M5S, «sappiamo che ci sono delle inadempienze, quindi revocheremo le concessioni. In Italia non si può morire pagando il pedaggio».
Autostrade: «Impegnati per la verità»
Autostrade per l'Italia reagisce alla dichiarazioni dei membri del Governo con una nota stampa affermando di essere «impegnata nella ricerca della verità» e di «collaborare con le istituzioni». «Le nostre scuse sono nelle parole e nei fatti - si legge nella nota - ma non ci sollevano dalla consapevolezza di dover e poter dare molto a Genova per il superamento dell'emergenza».
Le ambulanze e il pedaggio
«In questo momento le ambulanze pagano il pedaggio sulle autostrade, ma di cosa stiamo parlando?», aveva anche denunciato il ministro dell'Interno Salvini parlando da Genova. Il crollo del ponte Morandi ha riaperto, infatti, il tema dei pedaggi autostradali per le ambulanze che svolgono servizi ordinari. Un'ambulanza in servizio d'urgenza attualmente non paga il pedaggio ma adesso il sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, ha annunciato che sarà rivista la circolare ministeriale anche per i mezzi che svolgono servizio ordinario. «La concessione va rivista. Quello che avviene è paradossale, anche in questi giorni le ambulanze pagano i trasporti ordinari», conclude Rixi.
Procura ipotizza reato di attentato alla sicurezza dei trasporti
Intanto la procura di Genova ipotizza anche il reato di attentato alla sicurezza dei trasporti, oltre che quelli di disastro colposo e omicidio colposo plurimo per il crollo del ponte Morandi. Lo si apprende in ambienti della stessa procura genovese, dove giovedì mattina si è riunito il pool presieduto dal procuratore capo Francesco Cozzi e con l’aggiunto Paolo D’Ovidio e i pm Paolo Terrile e Walter Cotugno.
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