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Data: 18/08/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ponte Belvedere, acciaio al posto del calcestruzzo. In corso sondaggi e prove sui materiali per ora il viadotto resta off-limits al traffico

«Sono in corso da settimane, nulla c'entra quindi il disastro di Genova, le prove sui materiali relativi alle fondazioni, ai pilastri e alle campate del ponte Belvedere. Una volta concluse le prove, il progettista avrà 60 giorni per redigere il progetto definitivo ed esecutivo. Si andrà quindi a gara per i lavori». Il vicesindaco e assessore alle Opere pubbliche Guido Liris fa il punto sui lavori che si eseguiranno sul ponte Belvedere, rassicurando quanti tra gli aquilani hanno manifestato timori dopo la tragedia di Genova. Il ponte, chiuso dalla data del sisma, è ancora oggi interdetto alla circolazione e, come precisa il vicesindaco, sarà oggetto della sostituzione della campata centrale in calcestruzzo precompresso con una nuova struttura in acciaio. «La scelta consentirà di avere una struttura leggera con una maggiore sicurezza e fruibilità, uno skyline rinnovato, la possibilità di un disegno di illuminazione con eccezionale resa estetica precisa - Nel frattempo, nonostante puntuali rassicurazioni di più tecnici, il ponte rimarrà chiuso al traffico».
A condurre gli studi sul ponte Belvedere negli anni scorsi è stato il professor Dante Galeota, docente di Tecnica delle costruzioni al Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile Architettura dell'Ateneo aquilano. Galeota e il suo dipartimento hanno inoltre stilato, un anno e mezzo fa, un programma di indagini e analisi strutturali sul viadotto di Gignano consegnandolo alla Provincia. Il professore rimarca «l'importanza di creare una cultura del monitoraggio costante di ponti e viadotti che in Italia e in Abruzzo manca. Quando vediamo i ponti con dei buchi enormi nelle pile, come ad esempio quello di Agrigento, vuole dire che non c'è stata manutenzione. I danni non dipendono dai progetti, ma dalla mancata manutenzione. Sul Golden Gate ci sono squadre di operai che controllano ogni giorno lo stato del ponte ogni giorno, qui da noi non accade».
GIGNANO
In relazione allo stato del viadotto di Gignano, inoltre Galeota precisa: «A parte alcuni ammaloramenti localizzati, sembra tutto regolare, ma vanno fatte delle indagini approfondite e delle analisi strutturali. Trattandosi di un viadotto in zona sismica, è opportuno fare delle analisi sullo stato di ammaloramento del calcestruzzo e degli acciai e una valutazione della vulnerabilità sismica se non è stata fatta. Ci sono le armature da precompresso che reggono le campate che vanno periodicamente monitorate per controllare che non ci siano attacchi corrosivi». Sul ponte Belvedere, l'Ateneo ha invece condotto degli studi con delle ispezioni radar per verificare eventuali attacchi corrosivi degli agenti atmosferici. «Su Belvedere i controlli periodici negli anni non sono stati fatti tant'è che abbiamo rilevato infiltrazioni di acqua paurose in corrispondenza dei giunti. Non è mai stato soggetto a manutenzione aggiunge -. Abbiamo inoltre rilevato un ammaloramento della pila, soggetta allo scolo delle acque meteoriche e degli appoggi della campata. Quest'ultima è uno dei primi esempi in Italia di cemento armato precompresso e i materiali, nonostante gli anni, sono ancora in buono stato. Il nuovo progetto ne prevede però la sostituzione. Rispetto le scelte altrui, ma di tutto l'impianto, la campata centrale è quella che sta meglio».

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