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Data: 18/08/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Ponti deteriorati, ma non sono a rischio. Il sopralluogo del sindaco di Teramo con assessori e tecnici ha evidenziato la necessità di manutenzioni per evitare aggravamenti

TERAMO Malmessi ma non pericolanti. È questo il responso del sopralluogo sui principali ponti cittadini condotto dal sindaco Gianguido D'Alberto con gli assessori Stefania Di Padova e Valdo Di Bonaventura e i tecnici comunali. Durante l'ispezione visiva, senza il supporto di apparecchiature, è stato constatato che i ponti di San Gabriele, San Francesco e San Ferdinando non presentano criticità strutturali. A quanto pare dunque il pericolo di crolli, su cui si è riacceso l'allerta dopo la tragedia di Genova, non sussiste. Necessaria è invece, come peraltro risulta evidente anche dalle numerose segnalazioni dei cittadini che si sono susseguite nei giorni scorsi, la manutenzione delle tre principali strutture che attraversano i fiumi a ridosso del centro storico. A cominciare da ponte San Gabriele dove sono state riscontrate in particolare la pessima condizione del manto e la precarietà dei camminamenti pedonali. Su questa struttura, tra l'altro, l'amministrazione chiama in causa l'Anas. «Non c'è alcun atto che certifichi il passaggio di proprietà da quest'ultima al Comune», spiega il sindaco, «in passato ci sono stati affidamenti parziali, con atti provvisori relativi a interventi specifici». L'amministrazione, dunque, è pronta a presentare all'Anas il conto dei lavori necessari per la manutenzione. Su ponte San Gabriele, inoltre, il genio civile ha consegnato al Comune due perizie, relative ad indagini seguite ai terremoti di fine 2016 e inizio 2017, che ne confermerebbero la stabilità. La struttura, insomma, non rientra tra quelle ritenute a rischio e che necessitano di opere immediate di messa in sicurezza. «L'assenza di manutenzione, comunque, a lungo andare potrebbe compromettere lo stato attuale di questo e degli altri ponti cittadini», tiene a precisare D'Alberto, «per cui non possiamo abbassare il livello di attenzione». Anzi, l'amministrazione è intenzionata a colmare quella che considera una grave lacuna: l'assenza di una sorta di "carta d'identità" delle strutture. Per questo i tre ponti principali saranno affidati al controllo di tecnici dell'ente incaricati di ricostruirne i dati "anagrafici" e stilare l'elenco delle priorità manutentive. «Si tratterà di una mappatura», tiene a precisare il primo cittadino, «che ci permetterà di conoscere le reali condizioni dei nostri ponti e gli interventi necessari da realizzare anche negli anni futuri». Per avviare i lavori saranno comunque necessari finanziamenti e l'amministrazione si rivolgerà sia al governo che alla Regione. «Si può prevedere anche una ridestinazione di fondi per le opere inserite nel Masterplan», osserva il primo cittadino, «da utilizzare sia per la messa in sicurezza che la valutazione di vulnerabilità sismica dei ponti». In ogni caso il Comune intende avviare una stretta collaborazione su questo fronte non solo con la Regione ma anche con la Provincia e con il genio civile. Quest'ultimo sarà coinvolto a stretto giro sulla questione che ha suscitato i maggiori timori nel corso del sopralluogo. Si tratta del progressivo sgretolamento della strada che conduce a contrada Carapollo. «Lì è in corso una frana che sta andando avanti», avverte il sindaco, «e rischia di interessare la condotta principale del gas che passa proprio in quella zona». È necessario, insomma, un intervento d'urgenza per evitare un cedimento con conseguenze gravissime.

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