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Data: 18/08/2018
Testata giornalistica: Molise web
CGIL Molise: il terremoto di ieri evidenzia le storiche criticità dell’intero sistema infrastrutturale regionale

A seguito degli eventi che stanno caratterizzando il Molise nelle ultime ore giunge un commento anche dalla CGIL Molise.

"Nell’esprimere solidarietà e vicinanza alle tante persone che vivono un momento di sconforto a seguito del sisma di ieri e delle continue scosse tutt’ora in corso, oltre alla piena disponibilità per ogni qualsivoglia aiuto necessiti in queste ore, la CGIL Molise unitamente alla propria categoria del trasporto FILT CGIL, ritiene utile porre l'attenzione ancora una volta sul tema della mobilità, delle infrastrutture e delle loro criticità. Non si tratta di una psicosi né tantomeno di un allarme generalizzato frutto dell’emotività conseguente al drammatico crollo del Ponte Morandi a Genova. Le condizioni infrastrutturali e di viabilità del Molise sono notoriamente precarie, frane, smottamenti, alluvioni, terremoti, compromettono seriamente le opere viarie esistenti con ripercussioni pesantissime sulla mobilità delle persone e delle merci. Le criticità sono tali che, a fronte del terremoto di ieri avvenuto nel Basso Molise la chiusura seppur in via precauzionale della statale 647 Fondo Valle del Biferno, sta creando non pochi problemi di mobilità di cittadini e lavoratori oltre che della movimentazione delle merci. Il traffico deviato sulla vecchia e tortuosa statale 87, rappresenta una soluzione tampone, ma non può definirsi una vera alternativa. Emergono in queste circostanze tutte le criticità di una mancata programmazione e gestione di un piano strategico regionale della mobilità e viabilità che uniti ad uno scarso investimento sulle arterie cosiddette secondarie, rischiano di dividere in due una Regione , di isolare ancor di più le arre interne e i piccoli Comuni, oltre che minare alla radice le basi di un possibile rilancio. Se a tutto questo, si aggiunge la decisione irrazionale di sospendere (o chiudere definitivamente?) l’esercizio ferroviario sulla linea Termoli-Campobasso il cui collegamento viene oggi assicurato unicamente da bus sostitutivi (chiaramente assoggettati alle stesse problematiche e agli stessi vincoli che caratterizzano tutti i mezzi che percorrono la “Bifernina”), possiamo sicuramente dire che servono urgentissimi interventi per assicurare un minimo di certezze sul tema. La sottoscrizione della convenzione tra Regione Molise e Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), per dare il via al progetto di elettrificazione della tratta ferroviaria che va da Roccaravindola (Isernia) a Matrice (Campobasso), i cui lavori dovrebbero terminare nel 2022, rappresenta un passo importante che viene da lontano, occorre adesso programmare ulteriori interventi che riattivino il collegamento ferroviario verso Termoli. La CGIL Molise da tempo sostiene la necessità di investire risorse pubbliche sulla messa in sicurezza del territorio e del patrimonio infrastrutturale esistente, spronando i livelli nazionali a fare altrettanto per le opere di interesse nazionale. Abbiamo più volte dimostrato che spesso non si tratta di mancanza di fondi ma di scelte politiche sul linee strategiche. Noi riteniamo ad es. che sia più utile completare le tante opere incompiute e la messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti che continuare a immaginare progetti che molto spesso si fermano allo studio di fattibilità. Servono opere che si innestino su un disegno organico di mobilità in grado di fornire risposte adeguate e compatibili alle necessità del territorio, evitando di procedere ad es. come nel caso dell’autostrada del Molise. Occorre un grande piano di messa in sicurezza del territorio, servono investimenti che possono e debbono essere ottenuti anche dal livello nazionale. E' necessario un piano che consenta nel nostro piccolo di salvare il Molise da un declino diversamente inevitabile anche sul piano occupazionale. Sul tema la Cgil Molise, le categorie coinvolte, la CGIL Nazionale si attiveranno ad ogni livello per richiamare l’attenzione sul tema, prevedendo iniziative specifiche e di merito".

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