Autisti degli autobus e controllori insultati, minacciati e spesso aggrediti fisicamente. L'ultimo eclatante episodio, il 14 agosto, alla vigilia di ferragosto. Alla richiesta dei controllori di esibire il biglietto, un senegalese di 38 anni che viaggiava su un mezzo della Tua, in servizio nella zona di Montesilvano, è andato su tutte le furie. Sull'autobus, momenti di panico assoluto sino all'arrivo degli agenti della polizia locale che, con non poche difficoltà, sono riusciti ad arrestare l'uomo, il quale fra l'altro si rifiutava di fornire le proprie generalità. Ed ora per prevenire episodi di questo genere che, come sono diventati all'ordine del giorno, Tua, la società unica abruzzese di trasporto, sta pensando ad un sistema di videocamere da installare sui mezzi oltre ad un collegamento diretto con le forze dell'ordine in modo da consentire un loro intervento immediato in casi di necessità e quindi garantire una maggiore sicurezza di operatori e passeggeri. «In realtà spiega Tullio Tonelli, presidente di Tua stiamo studiando varie iniziative insieme al questore emerito di Pescara, Paolo Passamonti, consulente di Tua per la sicurezza. Quello delle telecamere è a buon punto. I primi autobus dotati di videosorveglianza potranno circolare già prima dell'estate del 2019. Saranno 58 e tutti nuovissimi. Entro il 2020 arriveranno nel parco mezzi di Tua infatti 206 nuovi autobus; 93 già nei prossimi mesi. Trentacinque interurbani saranno disponibili subito, a partire da fine dicembre e a seguire altri 58, che poi sono quelli che transiteranno nell'area pescarese con telecamere a bordo».
In totale, i mezzi con la videosorveglianza dovrebbero essere oltre un centinaio. «Stiamo mettendo a punto sottolinea il presidente di Tua un sistema centrale operativo che permetterà di monitorare l'intera circolazione degli autobus. E questo ci consentirà di sapere, minuto per minuto, anche attraverso le telecamere, dove si trovano e quello che succede. Una sicurezza per autisti e controllori a i quali, fra l'altro, basterà premere un semplice pulsante per far intervenire in situazioni di necessità le forze dell'ordine. Tutto quello che succede sarà registrato e immortalato. Bus con tale sistema sicuramente circoleranno nelle zone più a rischio dell'area metropolitana, quelle in cui si verificano più di frequente certi episodi».