PESCARA Non sarà riaperto il fascicolo sul rendiconto 2013 della Regione Abruzzo. Lo ha deciso la sezione di controllo della Corte dei conti dell'Abruzzo, che ha rispedito al mittente, la Regione, la delibera con la quale l'ente pensava di superare le criticità riscontrate nel bilancio di cinque anni fa. A darne notizia è la consigliere regionale del M5S, Sara Marcozzi. «Una situazione insostenibile che denunciamo da anni», commenta. «La Regione è ferma alla parifica del rendiconto 2012. Il Rendiconto 2013 è stato parificato solo parzialmente, ponendo così l'ente in una situazione drammatica rispetto ai conti. A leggere la delibera della Corte dei conti sembrerebbe che la Regione abbia sbagliato anche la procedura. La Sezione regionale di controllo, infatti, contesta all'ente anche le modalità suggestive con cui si tenta di innestare delle modifiche sul procedimento relativo alla parifica del Rendiconto 2013».La 5 Stelle si dice «profondamente preoccupata per il futuro. Alcuni passaggi riportati nella delibera mettono a nudo quanto (non) fatto dalla maggioranza di questo governo. Una programmazione seria dovrebbe essere basata su cifre e risorse attendibili e precise. Abbiamo bisogno di un governo regionale nel pieno delle sue funzioni e legittimato dai cittadini» prosegue la pentastellata, dal momento che «il livello di indebitamento della Regione si attesta intorno a 1,1 miliardi, di cui quasi la metà dell'intero importo è costituito da 3 prestiti obbligazionari sui quali la Regione ha strutturato delle operazioni in derivati. A questo si aggiunga che il deficit, stando alle notizie che filtrano nei corridoi del palazzo, dovrebbe raggiungere una cifra ricompresa fra i 550 e i 700 milioni di euro. Purtroppo la mancata parifica dei Rendiconti 2013, 2014, 2015, 2016 e 2017 non permettono a nessuno di avere dati certi relativamente al deficit. È evidente che sia il centrodestra, quanto il centrosinistra, abbiano miseramente fallito in merito al riordino dei bilanci. Quello dei conti, qualora i cittadini ce ne daranno l'opportunità, sarà il primo obiettivo di un eventuale governo del M5S, per ristabilire ordine e chiarezza nei bilanci. Mi domando», conclude Marcozzi, «come abbiano fatto in questi anni a governare senza avere contezza delle reali risorse dell'ente».