L'AQUILA Una seduta della commissione infrastrutture del consiglio regionale, «per arrivare a tracciare un quadro definito e circostanziato degli interventi di cui necessita il nostro sistema infrastrutturale, a cominciare naturalmente dai ponti, dai viadotti, dagli assi strategici». Ad annunciare la riunione è il consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci, presidente della commissione, d'intesa con il collega del M5S, Riccardo Mercante. «È la conoscenza il presupposto di ogni scelta libera. Al di fuori delle aggressioni e delle polemiche», scrive Pietrucci, «sono convinto che oggi il compito delle istituzioni sia quello di farsi carico dell'impegno che eventi come quello di Genova non si verifichino più. Di concerto con il collega Mercante convocherò per la seduta in questione i rappresentanti dei sindacati e il Codacons (da cui sono arrivate precisazioni e denunce), Strada dei Parchi e Anas, i Comuni e le Province, enti e strutture a cui fanno capo le competenze sulle infrastrutture: strutture che in molti casi sono stati sottoposte negli ultimi anni a tagli e compressioni di spesa, o sono intrappolate in infernali meccanismi burocratici, che hanno finito con il rendere più difficoltosi i necessari interventi di manutenzione sul sistema viario e infrastrutturale. Dovrà essere chiaro, a partire dal criterio della sicurezza degli utenti e quindi dei cittadini, dove è più urgente più intervenire e, se chi deve farlo si trova impossibilitato, dovrà essere la Regione a farsene carico, direttamente o facendosi portavoce delle istanze nei confronti del governo, per fare in modo che gli interventi si facciano, e in tempi rapidissimi».La tragedia di Genova, secondo Pietrucci, «che nasce evidentemente da carenze e incurie che le indagini e gli approfondimenti individueranno nel dettaglio, ha messo una volta di più in evidenza l'inderogabile necessità di provvedere al monitoraggio e alla manutenzione delle nostre infrastrutture. Una esigenza che è ancora più urgente in una regione come l'Abruzzo, sottoposta a svariati rischi e sollecitazioni, a cominciare da quelli sismici. Le recenti scosse nel vicino Molise non fanno che ricordarcelo. Oggi non è il momento delle zuffe e degli scaricabarile. Ci sono le competenze per porre rimedio a una situazione incancrenita, rimediando alla scelte sbagliate del passato ma anche senza eliminare quelle giuste, penso ad esempio alla cancellazione di Casa Italia, che ha l'obiettivo di mettere in sicurezza le abitazioni: una decisione che il governo deve rivedere subito».