Sono 62 i ponti di competenza della Provincia sotto costante monitoraggio. È il dato più importante emerso nel corso del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. L'obiettivo: fare il punto della situazione sulle condizioni di strade e ferrovie dopo la tragedia di Genova. Alla riunione, convocata dal prefetto Antonio Corona, hanno partecipato i rappresentanti di Provincia, Comune, Questura, Arma dei Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia stradale, Vigili del fuoco, Anas, Rete ferroviaria italiana, Autostrade per l'Italia (settimo tronco) e società Strada dei parchi. Il vertice è andato avanti per tre ore.
I NUMERI
Sono circa 300 i ponti gestiti dalla Provincia. E 62 di questi, in base a quanto sottolineato dai tecnici dell'ente, necessitano di verifiche approfondite. In alcuni casi gli accertamenti sono già cominciati, in altri occorrono fondi per intervenire. Nei giorni scorsi tutte le Province hanno ricevuto una lettera dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con cui si chiede di «rappresentare i principali interventi necessari, classificati in ordine di priorità, sulla base di una valutazione di rischio e corredati da una scheda tecnica nella quale siano evidenziate anche le presumibili provviste economiche necessarie». I tecnici della Provincia, coordinati dal dirigente Carlo Cristini, sono al lavoro da giorni: entro inizio settembre verrà inviata la relazione al ministero. Spiega il sindaco Umberto Di Primio, presente alla riunione insieme all'assessore Raffaele Di Felice e al dirigente del Settore lavori pubblici Paolo Intorbida: «Anas ha sottolineato lo stato dei controlli sulle proprie infrastrutture e sugli investimenti che intende fare. Autostrade per l'Italia ha ribadito la grande attenzione che, trimestralmente, viene posta sulle opere di propria competenza, così come Ferrovie dello Stato ha rappresentato i risultati dei controlli dell'ultimo periodo».
Non sarà l'unico vertice sull'argomento: «Torneremo a confrontarci, convocando in una prossima riunione anche la Regione Abruzzo, che ha competenze sulla gestione degli alvei fluviali, e il Consorzio Asi Valpescara. Il prossimo passo sarà quello di trovare soluzioni affinché le criticità emerse possano avere delle risposte immediate per dare sicurezza ai cittadini». Quanto a Chieti, aggiunge il sindaco, «ho ribadito di aver chiesto alla Regione di avviare le procedure per finanziare gli interventi di ripristino su strade, edifici, impianti di pubblica illuminazione, attingendo al fondo di protezione civile. Da una verifica ancora parziale fatta dagli Uffici, i lavori necessari ammontano ad almeno un milione e mezzo di euro, somma che il Comune, da solo, non è in grado di sostenere per far fronte alle criticità della viabilità». Nella seconda parte del Comitato, è stato fatto il punto della situazione sui Patti per la sicurezza siglati con la Prefettura: ben 52 Comuni sui 104 della Provincia di Chieti hanno partecipato al progetto per chiedere il finanziamento di impianti di videosorveglianza.