ATRI «Via il deposito bus dal centro di Atri». A richiederlo sono Francesco Anello e Piero Cosanni, rappresentanti del comitato spontaneo cittadino "Trasferiamo il deposito Tua", che in una nota evidenziano: «Ai primi di agosto il Comune annunciava un nuovo assetto della viabilità del centro storico per ridare slancio alla città. Esso prevederebbe la percorribilità a senso unico di viale Verna e viale del Teatro Romano, mentre i bus della Tua dovrebbero percorrere, in uscita, via Fonte Canale. Tale piano strategico sarebbe il frutto di uno studio di fattibilità e di due sopralluoghi fatti in accordo con i vertici dell'azienda trasporti regionale. Una cosa è certa: l'idea di far transitare 15 autobus, della lunghezza di 12 metri circa, dalle 6 del mattino fino alle 22 di sera, tutti i giorni, lungo via Fonte Canale, è, a dir poco, scriteriata e estremamente pericolosa. Ricordiamo, infatti», continuano Anello e Cosanni, «che stiamo parlando di una strada molto angusta, spesso soggetta a frane e che presenta, in alcuni tratti, delle strettoie difficilmente percorribili persino dalle auto. La cosa quindi va assolutamente scongiurata».Il comitato si rivolge direttamente al sindaco Piergiorgio Ferretti affermando: «Questa geniale soluzione cozza terribilmente col programma elettorale che, alla voce "assetto del territorio e lavori pubblici", recita testualmente: "Delocalizzazione del terminal autobus dalla zona di San Domenico". Qualche giorno fa», continua la nota, «precisamente il 14 agosto, è accaduto l'ennesimo incidente annunciato che ha visto coinvolto un autobus in viale del Teatro Romano. Per fortuna questa volta non ci sono state vittime, ma ricordiamo tutti cosa accadde la triste mattina del 14 marzo 2015, allorquando una povera signora di ritorno dal cimitero venne purtroppo investita mortalmente da un pullman della Tua. Per questo, noi non ci stiamo e diciamo no! La situazione è diventata insostenibile, non è più il tempo di tergiversare, il capolinea dei pullman della Tua va urgentemente trasferito senza se e senza ma. Questa è l'unica soluzione, non ne esistono altre».