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Data: 26/08/2018
Testata giornalistica: Il Centro
E un cittadino denuncia Bellachioma alla procura. Il caso del post

L'AQUILA Non è un avversario politico. Né ha legami con la politica abruzzese. Come comune cittadino ha deciso di presentare alla procura della Repubblica dell'Aquila un esposto-denuncia contro il deputato abruzzese della Lega, Giuseppe Bellachioma, per la frase che quest'ultimo ha scritto su Facebook giovedì scorso. Il post è quello per il quale Bellachioma ha poi chiesto scusa, definendolo "una leggerezza", e che dice: «Messaggio da parte della Lega Abruzzo: se toccate il Capitano vi veniamo a prendere sotto casa... occhio!». Nell'esposto-denuncia, depositato ieri, si legge che «tale messaggio reca in sé gravi minacce esplicite volte a condizionare i magistrati che indagano (sulla vicenda della nave Diciotti con a bordo i migranti, ndr)». E si chiede che «la procura appuri i fatti e, nel caso, proceda per il reato di minaccia a un corpo giudiziario (articolo 338 del codice penale) nei confronti di Giuseppe Bellachioma». Nell'esposto viene chiesto alla procura anche di monitorare, attraverso la polizia postale, le pagine Facebook dei principali profili della Lega di Salvini. La denuncia porta la firma di Mauro Corradini, 56 anni di Roma.Cattolico, volontario della Comunità di Sant'Egidio, attivista contro la pena di morte, Corradini è il blogger che si è occupato molto del delitto di cui rimase vittima Federico Aldrovandi. Rintracciato ieri dal Centro, il 56enne romano si definisce amico della famiglia dello studente ferrarese per la cui morte, avvenuta il 25 settembre del 2005, quattro poliziotti sono stati condannati a 3 anni e mezzo per "eccesso colposo nell'uso legittimo delle armi". E ora chiede di indagare sul leader abruzzese della Lega.

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