L'AQUILA «Dal ponte cadono calcinacci praticamente ogni giorno e, quando piove, l'acqua cola per giorni e giorni dopo i temporali. Il ponte non è sicuro soprattutto per le abitazioni sottostanti». Ad esprimere forte preoccupazione per le condizioni del ponte Belvedere dell'Aquila è Maria Sciarretta, inquilina di uno degli appartamenti dell'edificio sottostante. Nei giorni scorsi sull'argomento era intervenuto anche il vicesindaco Guido Liris proponendo la eventuale demolizione del palazzo e la ricollocazione dei condòmini in abitazioni equivalenti o all'interno del progetto Case. Già nel 2016, dopo il sisma di Amatrice, e successivamente alle scosse del gennaio 2017, la Sciarretta aveva inviato al Comune tramite Pec foto sulle condizioni del ponte che, come precisa, «presenta delle grosse infiltrazioni di acqua in prossimità dei giunti esterni. L'acqua inoltre continua a scolare nell'androne nel palazzo anche dopo giorni dalla caduta delle piogge, senza contare la massiccia presenza di muffa negli appartamenti. Non sono i fatti di Genova ad averci spaventato, perché sono anni che siamo preoccupati».
Lunedì scorso, dopo il forte temporale che si è abbattuto sulla città, la Sciarretta ha chiesto anche l'intervento dei vigili del fuoco. «Scendeva un'enorme quantità di acqua che faceva cadere calcinacci precisa I vigili sono saliti sopra e poi hanno visionato anche la zona sottostante, ma mi hanno spiegato che avrebbero potuto fare ben poco». La Sciarretta sottolinea la necessità di abbattere il ponte e non la palazzina, come sostenuto da Liris. «E' un ponte a mio avviso molto pericoloso e che non serve a nulla. Lo dimostra il fatto che sia chiuso da 10 anni e la circolazione in ogni caso non ne risenta perché ci sono vie alternative per raggiungere il centro e viale Duca degli Abruzzi». Oggi intanto ci sarà un incontro tra Liris e gli inquilini dell'edificio sulla proposta di demolizione.