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Data: 27/08/2018
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Regionali: Ranieri, «Siamo troppo diversi dalla Lega, M5s correrà da solo». Intervista al consigliere regionale pentastellato, «Scelta candidato presidente con primarie on line, io torno

L'AQUILA - "Siamo troppo diversi dalla Lega, in Abruzzo corriamo da soli, e a settembre sceglieremo i nostri candidati con il voto on line dei cittadini iscritti".

Affermazione davvero poco scontata, se profferita da Gianluca Ranieri, consigliere regionale del Movimento 5 stelle, che governa il Paese proprio assieme alla Lega.

Punto di vista che, assicura però Ranieri nell'intervista ad Abruzzoweb, è pacifica e condivisa dalla base ai vertici del movimento, perché "un conto è stata la necessità di sottoscrivere un patto di legislatura per dare un governo al Paese, altro paio di maniche è la partita regionale, dove le differenze ci sono eccome".

Con buona pace di chi pochi mesi fa assicurava che l'Abruzzo sarebbe stato teatro di un esperimento locale di alleanza giallo-verde. Oramai invece si dà quasi per scontata l'alleanza tra Lega e il centrodestra, e anche M5s, finite le vacanze agostane, si prepara a lanciare le primarie in rete, prima in ogni cirocstrizione provinciale, poi con una "finalissima", che decreterà il candidato presidente della Regione, su cui dunque è vano, anche con Ranieri, azzardare toto-nomi.

Ranieri a tal proposito annuncia a questa testata che lui non si ricandiderà, e saranno della partita i consiglieri uscenti Sara Marcozzi, che è stata anche candidata presidente nella precedente tornata elettorale, Domenico Pettinari, Pietro Smargiassi. Non potrà invece ricandidarsi Riccardo Mercante perché essendo stato anche consigliere provinciale di Teramo, ha superato il limite dei due mandati, fissato nel regolamento pentastellato.

Gianluca Ranieri, prima di tutto, quando secondo lei si tornerà alle urne? A dicembre come voi e il centrodestra volete, oppure a primavera, come preferirebbe il centrosinistra, forte di un interpretazione dello statuto regionale che voi però contestate?

Premetto una cosa: per noi, a livello elettorale non cambierebbe nulla, i voti che prendiamo a dicembre li prendiamo anche a marzo. La questione è politica: l'Abruzzo non può restare ancora senza un governo nel pieno esercizio delle sue funzioni. Dunque bisogna tornare al voto il prima possibile, anche a novembre. La verità è che il presidente della Regione Luciano D'Alfonso si doveva dimettere a marzo, appena eletto senatore, invece ha tenuto il piede in due staffe, e in ostaggio per mesi un'intera Regione, provocando danni inenarrabili.

Quali danni?

C'è solo l'imbarazzo della scelta: siamo fanalino di coda in Italia nell'utilizzo dei fondi europei, la Corte dei Conti ha bocciato il riaccertamento dei debiti e dei crediti della Regione dell'annualità 2013, e sarà un problema in futuro chiudere il bilancio di previsione, abbiamo una legge di settore per l'utilizzo dei fondi della cultura che non viene applicata, la tanto sbandierata riforma dei trasporti sta provocando sfaceli nelle aree interne, la sanità è allo sbando e c'è il dissennato tentativo di regalarla ai privati anche con lo strumento del project financing. La situazione economica ed occupazionale è drammatica, e oramai da tempo l'Abruzzo non sa che direzione prendere, perché in fondo non c'è stata una vera testa pensante nell'azione della regione, ma solo una sorta di imperatore, D'Alfonso, che poi è stato abbandonato anche dai suoi, e così ha deciso di andarsene a Roma a fare il senatore, lasciando dietro di sè macerie.

Tutti si chiedono: è ancora aperta l'ipotesi di un'alleanza tra voi e la Lega in Abruzzo?

Ma non c'è mai stata questa ipotesi! Non se ne è mai davvero parlato. La Lega andrà con il centrodestra. Noi corriamo da soli, e sarebbe stato opportuno che anche la Lega lo faccia: basta accozzaglie, se vuoi davvero il rinnovamento ti devi presentare davanti ai cittadini con un programma chiaro, senza il rischio di ricatti da parte di alleati e infiniti mercanteggiamenti. Del resto noi e la lega abbiamo idee diverse, su molti temi, anche a livello regionale.

Non per essere capziosi, va ricordato però che voi e la Lega governate insieme il Paese, non senza compromessi...

Assolutamente si, ma in base ad un contratto e a precisi punti condivisi, nonostante la nostra diversità, a seguito della necessità di dover dare un governo al paese, cosa che la dissennata legge elettorale Rosatellum non ha consentito, e non consentirebbe neanche con il ritorno alle urne.

E finora questo contratto sta funzionando secondo lei, è soddisfatto dell'azione di governo?

Dal mio osservatorio locale posso dire che stiamo prendendo le misure, e i primi risultati positivi stanno arrivando. Penso all'abolizione dei vitalizi, alle misure sul lavoro contenute nel Decreto dignità. Finalmente, dopo la tragedia di Genova, stiamo rimettendo in discussione le concessioni autostradali, non solo quelle della famiglia Benetton, ma anche degli altri concessionari, comprese quelle del gruppo Toto, relative alla A24 e a25. Concessioni che anche senza rinazionalizzazione, vanno comunque profondamente riviste, perché troppo sbilanciate sull'interesse e i profitti dei privati

E sulle politiche dell'immigrazione cosa ne pensa?

Il gioco qui l'ha condotto finora il ministro dell'Interno Matteo Salvini, e non sono completamente d'accordo. Ritengo però che è giusto chiedere anche con forza all'Europa di fare la sua parte, invece di lasciare solo il nostro Paese. E bisogna darci un taglio anche al sistema di gestione dell'accoglienza, che è diventato un gigantesco business che poi non crea nemmeno vera accoglienza. Bisogna mettere gli italiani nelle condizioni di non vedere l'immigrato come un nemico, e da qui consegue la necessità di combattere l'emarginazione, la povertà, la disoccupazione che colpisce purtroppo milioni di italiani.

Torniamo alle elezioni regionali, come e quando sceglierete il candidato presidente?

Ovviamente lo deciderà la rete, democraticamente: voteremo on line i candidati per ogni provincia, ovvero ogni per circoscrizione elettorale. Poi ci sarà la "finalissima", tra più votati, per la candidatura del presidente della Regione

Lei si ricandiderà?

No, ho deciso di non ricandidarmi, perché sono molto stanco, questa legislatura è stata per me molto pesante, ho bisogno di ricaricare le batterie

In attesa di una futura candidatura al Parlamento?

No, ho un mio lavoro, consulente d'impresa, non ho necessità di vivere di politica.

I suoi colleghi all'Emiciclo si ricandideranno?

Si ricandideranno Sara Marcozzi, Domenico Pettinari e Pietro Smargiassi, mentre non lo farà Riccardo Mercante, che supererebbe la soglia dei due mandati, essendo stato anche consigliere provinciale di Teramo.

Il Partito democratico, dovesse candidare l'attuale vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura Giovanni Legnini, tornerebbe competitivo?

Non credo proprio, il Pd non esiste più come entità politica, è un accozzaglia di personaggi che mirano solo a perpetrare la loro carriera politica, ognuno con le sue idee, Un'armata Brancaleone, insomma...

Saranno determinanti le cosiddette "civiche", per far vincere questo o quello schieramento?

Sono un altro tipo di armata Branacaleone, che hanno un solo obiettivo: conquistare poltrone e potere. Un'accozzaglia di liste non può generare un progetto politico credibile,lo hanno dimostrato i "civici" alleati con il centrosinistra, in conflitto tra loro e con il Pd, in un gioco rovinoso di ricatti e mercanteggiamenti.

Meglio soli che male accompagnati, insomma?

Ebbene si: non ci alleiamo con nessuno per rispetto dei cittadini elettori, noi quello che ci impegniamo a fare, e quello per cui siamo votati vogliamo essere poi nelle condizioni di farlo per davvero.

Ipotesi: la Lega vince le elezioni assieme al centrodestra. Voi che opposizione farete?

Quella che abbiamo sempre fatto: basata sulle proposte. In quesi anni in regione abbiamo presentato leggi che avrebbero dato gradi benefici ai cittadini, mi limito a citare quella sulla riduzione degli emolumenti ai consiglieri regionali, che noi comunque ci siamo dimezzati spontaneamente, per agevolare la donazione dei tessuti post mortem, sul maggiore sostegno ai malati oncologici, e alle attività economiche nei centri storici e ai piccoli borghi, e potrei andare avanti. Però la maggioranza di centrosinistra ha sempre eretto muri, senza nemmeno spiegare il perché. Da una Lega al governo regionale mi aspetterei maggiore convergenza e capacità di dialogo sulle cose concrete che danno beneficio ai cittadini. La stessa cosa che garantiremo noi quando, come sono convinto, vinceremo le elezioni...

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