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Pescara, 24/07/2024
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Data: 29/08/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Strada dei parchi per Toto rendimento del 9,7 per cento

L'AQUILA Tutti i documenti relativi alla concessione a Strada dei Parchi per le autostrade A24 e A25, al pari di tutti gli altri a livello nazionale, sono stati ieri resi pubblici dal Ministero per le Infrastrutture e Trasporti. Si tratta del passaggio di trasparenza annunciato dal governo e ora realizzato all'indomani della tragedia del ponte Morandi a Genova. Dunque anche dell'accordo che riguarda Strada dei Parchi si conosce oggi ogni aspetto. Tra cui, ad esempio, quello dei rendimenti garantiti. Le convenzioni sottoscritte con alcune delle maggiori società concessionarie italiane prevedono infatti rendimenti garantiti simili a quello assicurato ad Autostrade per l'Italia (10,21% lordo e 6,85% netto). È quanto emerge dai Piani economico-finanziari resi pubblici. In particolare, Strada dei Parchi del Gruppo Toto ipotizza un tasso di remunerazione del capitale investito del 9,71% lordo (6,25% netto) mentre la Satap Tronco A4 del Gruppo Gavio indica il 10,52% lordo (e 7,16% netto) e la Milano-Serravalle il 10,77% lordo (6,48%). La documentazione resa pubblica comprende anche il Pef, ovvero il Piano economico e finanziario che poi è sostanza dell'accordo di concessione. Quello che riguarda Sdp è scaduto ormai da anni, in discussione ce n'è uno proposto dal Ministero che dovrà essere vagliato a breve. Si tratta dell'unico strumento utile per poter ridefinire l'intero sistema di gestione delle tratte, compreso il tema critico delle tariffe e del loro aumento. Il sottosegretario abruzzese dei Cinque Stelle, Gianluca Vacca, nell'annunciare un imminente incontro con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Toninelli, ha nuovamente detto di voler arrivare a una revisione della concessione e, contestualmente, al calmieramento delle tariffe attraverso appositi stanziamenti. Questi sono i giorni in cui sindaci e amministratori stanno completando l'elenco delle criticità su ponti e viadotti da trasmettere al Mit. Servono, infatti, ulteriori 192 milioni per completare la messa in sicurezza post terremoto, la cui prima fase si è già conclusa.

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