Dopo un mese dall'incontro non ci sono ancora provvedimenti sulle criticità segnalate". È la denuncia della Filt Cgil della Autoservizi Cerella che accusa l'azienda di non rispettare gli impegni presi durante la riunione del 1° agosto. Diversi i problemi portati alla luce durante l'incontro che ha fatto registrare la defezione del presidente Angelo Pollutri, di alcuni membri del cda e delle altre sigle sindacali (Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal, sia per quanto riguarda i segretari regionali che i rappresentanti aziendali) e del rappresentante della sicurezza dei lavoratori.
"FERMATE NON SICURE" - Uno degli argomenti principali è stato quello delle fermate pericolose delle linee per la Sevel e la Val di Sangro, di Villa S. Maria e della linea per Napoli e di orari di percorrenza "stabiliti su carta che non sono rispettabili se si mantiene una condotta di guida adeguata alle prescrizioni del Codice della Strada".
Tali circostanze espongono gli autisti alle recriminazioni dell'utenza che non vede rispettato quanto scritto su cara: "Il risultato evidente – scrive il sindacato – è che all’indirizzo degli autisti, da parte dell’utenza a cui non è garantito il rispetto degli orari o le fermate non autorizzate, vengono spesso pronunciati ingiustificatamente e inconsapevolmente, apprezzamenti e giudizi ai limiti del diverbio verbale, generando nei confronti del personale impegnato alla guida anche situazioni di reale pericolo. Si è discusso anche di vetustà e delle inefficienze tecniche degli autobus, e dei ritardi con cui troppo spesso si eseguono le manutenzioni rispetto alle segnalazioni al personale di officina".
"IMPEGNI NON MANTENUTI" - "Al termine dell’incontro – continua il sindacato – il gestore dei trasporti si sarebbe riservato di predisporre idoneo verbale aziendale che impegnasse la stessa alla soluzione dei problemi discussi. Ancora una volta
purtroppo alle parole non seguono i fatti, poiché a distanza di un mese dalle promesse aziendali, la stessa non solo non ha ancora preso i provvedimenti necessari, ma addirittura non ha neppure predisposto il verbale del tavolo di incontro, nonostante i solleciti dal sindacato".
"PROBLEMI ECONOMICI" - Altro tasto dolente è quello del pagamento degli stipendi. Su questo la Filt Cgil non sarebbe stata informata direttamente dall'azienda, ma ne sarebbe venuta a conoscenza da articoli di stampa. Una circostanza che evidenzierebbe anche la differenza di trattamento rispetto alle altre sigle sindacali – le stesse citate in precedenza e assenti all'incontro – da parte del cda. Su questo punto la Cerella li avrebbe informati della "difficoltà di erogazione degli stipendi per il prossimo 10 settembre" a causa di un contenzioso con la Regione Abruzzo.
"In questa azienda – dice il sindacalista Filt Cgil Paolo Sallese – sembra vi siano lavoratori e famiglie di serie A ed altre di serie B, classificate in base alla loro appartenenza sindacale appunto".
Per quanto riguarda i problemi economici, Sallese aggiunge: "Non solo esiste il problema economico, ma sembra essere di nuovo con la Regione Abruzzo, per un contenzioso che l’azienda Cerella che ricordiamo è partecipata a maggioranza da TUA spa di proprietà della stessa Regione Abruzzo, ha intentato quindi contro la sua stessa proprietà, e che ha perso con conseguente condanna".