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Pescara, 24/11/2024
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Data: 31/08/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Infrastrutture e sicurezza - Niente lavori per il ponte a rischio. Asse attrezzato, l'incontro va a vuoto. Il sindaco di Chieti scarica sul Consorzio

CHIETI Chi si aspettava sinergia e solidarietà tra enti per trovare la soluzione nell'incontro in prefettura a Chieti è rimasto deluso. Niente lavori per mettere in sicurezza il cavalcavia, senza collaudo da vent'anni e a rischio crollo, che attraversa l'Asse attrezzato. L'infrastruttura, che si trova all'altezza del casello autostradale di Dragonara, è di proprietà del Consorzio industriale Val Pescara, che però è in liquidazione. Il presidente del collegio dei liquidatori, Camillo D'Angelo, aveva così chiesto aiuto all'Anas che, oltre ad essere proprietaria degli altri 18 cavalcavia, è direttamente interessata per via delle migliaia di auto che percorrono l'Asse attrezzato tra Chieti e Pescara. Ma ieri mattina, durante la riunione convocata dal prefetto di Chieti, Antonio Corona, l'Anas si è tirata indietro. La stessa linea è stata presa dal Comune di Chieti, cui spetta la viabilità sul cavalcavia a rischio che conduce a una sola abitazione. È stata infatti l'amministrazione di Umberto Di Primio a disporre, cinque anni fa, l'ordinanza di divieto di transito sul ponte. Un divieto che non è mai stato revocato. Ma ieri, Di Primio ha deciso di abbandonare in anticipo la riunione per diffidare, subito dopo, il Consorzio industriale a intervenire per mettere in sicurezza l'infrastruttura. La vicenda ricorda la storia del cane che si morde la coda perché D'Angelo, anche ieri, ha ribadito di non avere sufficienti soldi in cassa per opere dal costo indefinito. Per alcuni basterebbero infatti 10mila euro; per altri non sarebbero sufficienti 80mila euro. Ma c'è chi parla della somma molto più ingente di 400mila euro. Sta di fatto che sia l'Anas sia il Comune di Chieti hanno scaricato sul Consorzio affinché si rivolga al proprio ente di riferimento, la Regione, per reperire i fondi necessari. E D'Angelo ha replicato affermando che la Regione è stata sempre informata e interpellata, nelle numerose corrispondenze istituzionali che ci sono state, senza risposte concrete. Tirando le somme dell'ennesimo capitolo della storia ventennale del cavalcavia senza collaudo, si può solo dire che non ci saranno i lavori di messa in sicurezza. Con il sindaco di Chieti, Di Primio, che oltre a diffidare il Consorzio Val Pescara, annuncia che chiederà all'Anas la chiusura dell'Asse attrezzato. Ma il problema così non si risolve.

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