Metti una legge per tutelare l’ambiente, le aree protette, le riserve naturali e i parchi. Mettile un bel nome, la nobile finalità di educare e sensibilizzare l’opinione pubblica al rispetto del patrimonio naturalistico, caricaci tanti soldi, fai una bella conferenza stampa, televisioni giornali evviva evviva, e poi fanne quello che vuoi, tanto chi se ne ricorda, chi se ne accorge.
E’ successo così alla Regione Abruzzo by Luciano D’Alfonso: per compiacere un Comune, quello di Ortona e la candidata non eletta al Senato Cristiana Canosa, ora responsabile dell’area Casa nella direzione nazionale del Pd, la Giunta regionale ha pescato nel fondo per le aree protette per finanziare una manifestazione che di ambientale non ha nulla. “Ideale, Ortona ai tempi di Tosti e della Belle époque”, è andata in scena il 24 e il 25 agosto a Ortona sulla “passeggiata orientale”, come dimostrano le foto pubblicate sul sito del Comune di Ortona. Concerti, mostre diffuse, macchine d’epoca, stand gastronomici, animazioni, recita la locandina dell’evento promosso tra gli altri dalla Regione Abruzzo. Che, zitta zitta quatta quatta ha girato ottomila euro al Comune per finanziare la terza edizione dell’evento. Certo, poca roba, ma comunque soldi attinti da un fondo destinato ad altro scopo.
Tutto comincia il 4 giugno scorso: il Comune di Ortona chiede alla Regione “un contributo per un’azione di promozione del territorio all’interno delle riserve naturali Ripari di Giobbe e Punta dell’Acquabella”. Quasi a tamburo battente, la Regione risponde: il 25 giugno, il dirigente del dipartimento Turismo, cultura e paesaggio con la determina numero 125 assegna gli 8 mila euro, in considerazione del fatto che “la promozione del territorio all’interno delle riserve naturali regionali “Ripari di Giobbe e Punta dell’Acquabella”, attraverso lo spettacolo “Ideale” rappresenta “un virtuoso connubio tra natura, arte e culturale che tale attività ha lo scopo di valorizzare gli spazi verdi e numerosi ettari, sede perfetta per varie attività per ampliare la conoscenza dello splendore naturale e faunistico delle riserve stesse”, e che insomma è una “preziosa iniziativa” per l’ambiente naturale perché “valorizza le aree protette”, ecco pronti gli ottomila euro.
Certo, magari la Regione poteva non sapere, credeva davvero che l’evento “Ideale” si sarebbe tenuto ai Ripari di Giobbe o all’Acquabella, sugli scogli e in riva al mare, anche se è un po’ difficile allestire gli stand in quegli spazi, e insomma potranno dire quello che vogliono, ma insomma alla fine è andata proprio così.
ps: con buona pace delle aree protette, dell’ambiente e dei Ripari di Giobbe.