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Pescara, 24/11/2024
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01/09/2018
Il Messaggero
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Autostrade senza controlli. Il ministero dei Trasporti: «Poco personale, degrado non verificato: siamo preoccupati». Il gruppo Toto: «Nessun pericolo immediato su A24 e A25, ma criticità in caso di sisma» |
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PESCARA Solo qualche visita a campione e verifiche dei lavori antiscalinamento realizzati sui viadotti. Per tutto il resto, relativo alla sicurezza della A24 e A25, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ammette, mettendolo per iscritto in un documento ufficiale, che non è stato possibile fare di più, rispondendo sostanzialmente con le mani alzate alle sollecitazioni che erano arrivate, anche attraverso 9 esposti indirizzati alle Procure competenti, dalla onlus Nuovo senso civico e dalle associazioni ambientaliste che fanno capo al Forum H2O: «La drastica riduzione di personale di questo ufficio non ha consentito negli ultimi anni di effettuare visite ispettive adeguate per verificare lo stato di degrado delle infrastrutture assentite in concessione. Conseguentemente - spiega ancora la nota del Ministero - non è stato possibile, allo stato attuale, fornire un riscontro sui contenuti tecnici citati nella missiva e nell'esposto allegato». IL SISMA Ma non è ancora finita, perché lo stesso Dicastero delle Infrastrutture dice di condividere la manifestata preoccupazione esposta dal Nuovo senso civico sulla base delle poche visite eseguite da questo Ufficio negli anni passati, circa la necessità di interventi urgenti di manutenzione ordinaria e straordinaria, oltreché per la messa in sicurezza ai fini sismici delle due autostrade». Aggiunge il Ministero che «potrà eseguire visite di dettaglio, per valutare l'effettivo avanzamento dello stato di degrado delle opere, non appena saranno rese disponibili adeguate risorse di personale». Per Augusto De Sanctis, presidente della Stazione ornitologica abruzzese e attivista del Forum H2O, si tratta di «una vera e propria resa dello Stato» davanti alla richiesta di informazioni cruciali che riguardano l'esistenza di milioni di persone che percorrono l'autostrada dei parchi tra il Lazio e l'Abruzzo: «A questo punto - dice l'ambientalista - vorremmo capire cosa è stato fatto su questa autostrada dove Toto dice di avere speso 200milioni per la manutenzione ordinaria, più il piano economico finanziario dove era tra l'altro prevista la realizzazione di 4 nuove stazioni di servizio». Analoga osservazione viene posta da Alessandro Lancio, presidente di Nuovo senso civico: «Vogliamo parlare del rifacimento delle recinzioni, previsto entro il 2013 con un investimento di 2milioni di euro, su un'autostrada dove entrano ed escono addirittura le vacche?». PUBBLICAZIONE Onlus e ambientalisti chiedono adesso verifiche immediate sulla sicurezza della A24 e A25 e la pubblicazione di tutti gli atti relativi alla manutenzione e agli investimenti, comprese le rendicontazioni da parte della società concessionaria Strada dei parchi per centinaia di milioni di euro. In realtà la società del gruppo Toto fa sapere di avere già risposto con la pubblicazione (avvenuta nei giorni scorsi sui maggiori quotidiani nazionali) degli atti relativi alle entrate e alle uscite relative al contratto di concessione. La replica di Strada dei Parchi: «Piloni, viadotti e gallerie sono sicuri, contrariamente ai reiterati segnali di allarmismo diffusi sul territorio. Inoltre, a seguito delle ispezioni e dei controlli eseguiti da Strada dei Parchi, sono stati già redatti tutti i progetti riguardanti gli interventi più urgenti, comprese le sistemazioni delle pile dei viadotti più deteriorati; progetti già approvati dal Cta del competente provveditorato fin dal 24 maggio 2018 e da tale data fermi al Ministero in attesa del finanziamento stanziato con la legge 213/2017. Qualora venissero approvati, Strada dei Parchi potrebbe svolgere tutte le attività propedeutiche all'avvio dei lavori in attesa dei fondi necessari, ottenuti i quali i lavori potrebbero iniziare immediatamente. Ma occorre far presto: il rischio sismico incombe sull'intero tracciato».
Il gruppo Toto: «Non ci sono rischi ma soltanto in assenza di terremoti»
L'AQUILA Nessun rischio immediato per l'incolumità dei viaggiatori, ma la necessità di dover comunque completare la messa in sicurezza, in particolare nel tratto L'Aquila ovest Tornimparte. E' questo il succo della risposta che l'ad di Strada dei Parchi, Cesare Ramadori, ha inviato al sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi che ha sollecitato chiarimenti sullo stato delle autostrade. «Vogliamo innanzitutto rassicurarla dice Ramadori che non presentano criticità per quanto riguarda la statica delle opere d'arte in condizioni normali di utilizzo, quindi in assenza di scosse sismiche». Nello specifico, poi, Ramadori dice che i controlli avvengono a cadenza trimestrale, «e tutte le volte che le autostrade sono interessate da scosse sismiche». Verifiche su ponti, viadotti, tombini, sottopassi, gallerie, affidate alla Infraengineering di Chieti, con personale «altamente specializzato e appositamente addestrato». «La valutazione dello stato di conservazione prosegue Ramadori viene effettuata tramite il cosiddetto Metodo della valutazione numerica Mvn elaborato dal Centro internazionale di aggiornamento sperimentale scientifico di Bolzano. Tale metodo consente di ottenere una classificazione delle opere per gravità di degrado». Nel 2010, dice Ramadori, Strada dei Parchi ha affidato la verifica sismica (prevista da un'apposita ordinanza) alla Mario Petrangeli & associati Srl per controllare ponti e viadotti, ottenendo classi di priorità d'intervento. «Sulla base dello stato complessivo del degrado delle opere scrive Ramadori così come emerge dall'ultimo controllo trimestrale di aprile-giugno 2018, si riconoscono condizioni di rischio solo nei confronti delle azioni sismiche, ancorché si riscontrano generalizzati fenomeni di invecchiamento per degrado dei materiali che al momento non hanno riflessi significativi sulla sicurezza». Dunque i lavori da fare sono quelli al vaglio del Cipe nell'ultimo Pef Piano economico finanziario e prioritariamente quelli sul tratto Tornimparte-L'Aquila ovest per cui c'è già un parere positivo del Comitato tecnico amministrativo del Provveditorato. Si è in attesa delle autorizzazioni del Genio civile, mentre mancano i decreti autorizzativi del Ministero. Oltre a questo sono previste altre opere a patto che si sblocchino i relativi fondi previsti dalla legge 123/2017.
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