“La gestione della fusione delle aziende del trasporto pubblico abruzzese, che ha dato vita a TUA Spa, è stata un fallimento. Lo dicono i numeri di un bilancio che si traduce nel più grande bluff della Regione Abruzzo sotto il governo di D’Alfonso. Sono aumentati i costi per i cittadini e nel contempo diminuiti i servizi. I chilometri su cui è erogato il servizio di trasporto pubblico sono diminuiti, eppure abbiamo un maggior numero di costi per materiali di ricambio; il personale per sicurezza e manutenzione è stato ridotto, ma sono aumentati i dirigenti; sono stati spesi soldi per combattere l’evasione dei biglietti, ma sono aumentati i viaggiatori senza titolo di viaggio. Ed ora, a fine legislatura, la maggioranza chiude la porta dei 5 anni di centro sinistra indebitando l’azienda dei trasporti per ulteriori 15 milioni verso le banche”.
E’ questo il cuore del dossier del M5S sul bilancio dei trasporti abruzzesi, che Domenico Pettinari ha presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa in Regione Abruzzo.
I DETTAGLI:
Compariamo il servizio dei trasporti ed i tagli chilometrici percorsi su ferro/gomma
Nel 2015 i servizi di tua si estendevano su un percorso di 36.965.022 km, nel 2016 passano a 34.726.827, registrando un -2.238.195 rispetto al 2015. Situazione che si aggrava nel 2017, registrando 33.885.872 km segnando un -3.079.150 rispetto al 2015. Quindi ad un aumento delle tariffe, di quasi il 5% effettuato nel 2015 (D.G.R. 658/2015), che ha portato da 1,00 euro a 1,10 euro il costo del biglietto di 90 minuti, si riducono i km di percorrenza sulle tratte. Un operazione che in sintesi ha prodotto meno servizi ma pagati di più.
Analizziamo i ricavi da traffico autolinee in euro:
Se nel 2014 , prima della fusione, i ricavi in euro ammontavano a 28.921.375, nel 2015 si passa ad euro 28.584.529 e nel 2016 euro 28.053.390, fino ai conti 2017 che ammontano ad euro 27.135.743. Si registra quindi nel 2017 un – 1.785.632 rispetto al 2014 di ricavi dal traffico delle autolinee.
Notiamo, inoltre, come nonostante nella relazione integrativa al bilancio si fa presente che TUA Spa si sia dotata dell’ausilio di consulenti specializzati per fare fronte alle irregolarità di viaggio, le stesse siano passate dai 177.047 euro del 2016 ai 224.156 del 2017 con un aumento di euro 47.109 di ricavi persi a causa dei viaggiatori abusivi che nessuno ha controllato.
Personale:
Ma se dal punto di vista dei costi la situazione è allarmante dal punto di vista della sicurezza è ancora peggio. Infatti con la fusione TUA ha ridotto drasticamente il personale. Il numero di unità impiegate nel 2015 era di 1.587 dipendenti, nel 2016 di 1.573 e nel 2017 1.554 con un costo da euro 74.629.403 del 2016 a euro 71.425.304 del 2017. Ma quali settori in realtà hanno subito un taglio?
Cresce in TUA il numero dei dirigenti e dei quadri ma diminuisce quello di personale su strada, addetti alla manutenzione dei mezzi e controllori.
Crediti:
Il bilancio viene ancor più sacrificato dai quei crediti che TUA ha perso. Analizzando, infatti, i crediti verso imprese controllate si denota che le immobilizzazioni finanziarie sono di euro 639.781 e le immobilizzazioni materiali di euro 2.338.980 (con il fondo svalutazioni già una parte è stata stralciata per euro 2.296.396)
Crescono solo i crediti che TUA non riesce a riavere dai propri clienti. Nel 2016 ammontavano a 5.803.833, nel 2017 sono saliti a 9.784.845 segnando un +3.981.012. Questi attengono a servizi ferroviari – pubblicità parco rotabile – servizi automobilistici aggiuntivi effettuati per conto dell’Amministrazione comunale di Pescara.
Ma come è possibile che TUA presenti bilanci in attivo?
Alla domanda rispondono i numeri sulla disponibilità liquide in depositi bancari e postali che nel 2016 erano pari a euro 6.800.085 e nel 2017 sono scesi a 2.633.525 diminuendo quindi le disponibilità liquide dell’azienda di euro 4.166.560. In definitiva nello stato patrimoniale il TOTALE ATTIVO passa da euro 211.009.146 del 2015 a 175.105.642 del 2017.
Altri tagli:
Anche altri fondi come quelli relativi alla copertura per rischi ed oneri, subiscono clamorosi tagli. Nel 2016 si stanziavano euro 8.032.115 mentre nel 2017 5.324.752 ( -2.707.363 di questi spiccano la riduzione del fondo rischi contenzioso che passa dai 2.542.434 (2016) ai 1.517.995 (2017) e il fondo rischi partecipate che passa dai 1.638.999 (2016) ai 435.313 (2017))
Da rilevare poi come nel bilancio di TUA spiccano ancora:
Debiti verso fornitori che ammontano ad euro 20.140.934
Debiti verso imprese controllate che ammontano d euro 1.507.371
Debiti tributari che ammontano ad euro 1.576.351
Debiti verso istituti di previdenza che ammontano ad euro 4.374.128
Le banche:
Nella relazione al bilancio viene riportato che nel mese di febbraio 2018 si è perfezionato l’affidamento da parte della BNL BNP Paribas di una linea di finanziamento stand-by del valore di 15 milioni di euro, per fare fronte ai pagamenti dei debiti.
Se consideriamo i debiti su richiamati e che TUA S.p.A. al 31.12.2017 vanta ancora un esposizione finanziaria verso le banche di euro 6.221.846, si capisce come l’utile con il quale è stato chiuso il conto economico 2017 risulta palesemente aleatorio.