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Data: 05/09/2018
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Elezioni: «Voto subito», Forza Italia diffida Lolli e Di Pangrazio; Lega, «Basta pagare consiglieri inoperosi»

L'AQUILA - Una diffida ad indire le elezioni regionali "entro e non oltre la data compresa tra l'11 e il 25 novembre prossimo" è stata inviata dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, al presidente della Regione facente funzioni, Giovanni Lolli e al presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Di Pangrazio.
Torna alla carica anche la Lega, attaccando Lolli, che "a quasi due settimane dalla data di pubblicazione ufficiale del decreto di scioglimento del Consiglio Regionale, non dà alcun segnale sulla data per le elezioni".
Data delle elezioni che essere stabilita dal presidente della Corte d'Appello dell' Aquila, Fabrizia Francabandera, e che potrebbero slittare anche primavera 2019.
Il presidente Lolli ha dichiarato ieri che "nei prossimi giorni, a brevissimo, insieme al presidente del Consiglio regionale, Giovanni Di Pangrazio, incontreremo il presidente della Corte d’appello dell’Aquila, per un primo incontro per decidere insieme la data delle elezioni regionali”. assicurando che “nessuno sta ritardando le elezioni, prima si fanno e meglio è per tutti. Faremo prima possibile studiando bene le carte, insieme. Non ho partecipato in nessun modo al dibattito sulle date presunte, verificheremo procedure e documenti e alla fine di un percorso, peraltro non semplice, decideremo".
Sospiri ad ogni buon conto ha inteso alzare il livello dello scontro.
"Ho inteso diffidare Lolli e Di Pangrazio - spiega Sospiri - a procedere senza indugi alla indizione in accordo con la presidente della Corte d'Appello delle elezioni regionali, perchè la data è il frutto di un dettame normativo non superabile e non interpretabile quale scelta politica, essendo un puro atto amministrativo".
Sospiri chiede di procedere velocemente "per non risponderne in sede di giustizia amministrativa come già accaduto per un caso similare, per le elezioni regionali nel Lazio, a seguito delle dimissioni dell'allora presidente, Renata Polverini, caso nel quale una data, non la più breve possibile di prorogatio, è stata impugnata e riformulata dal Tar Lazio".
Secondo Sospiri, "il costo delle elezioni anticipate sarà solo l'ultima delle dannose eredità che il Pd lascia all'Abruzzo, non mi pare che sia stato un medico, come si dice dalle nostre parti, ad ordinare al presidente D'Alfonso di candidarsi al Senato sapendo che in caso di elezioni sarebbe stato incompatibile".
"Lui - continua l'esponente azzurro - ha deciso di tradire il mandato elettorale assunto con gli abruzzesi i quali ne pagheranno il conto".
Sospiri sottolinea anche un altro aspetto: "Non sarebbe vergognoso pagare tra giunta e consiglio 31 eletti per mesi e mesi senza che possano produrre niente in quanto il consiglio regionale è sciolto? Non sarebbe delittuoso relegare una Regione con gravissimi problemi a mesi e mesi di inoperosità?".

Sulla stessa linea la Lega, che torna sull'argomento con una nota di fuoco.
"Le garanzie non esistono soltanto per Luciano D'Alfonso. Le garanzie e le regole esistono per tutti coloro che intendono impegnarsi per dare un futuro all'Abruzzo - esordiscono i salviniani - , candidandosi e mettendoci la faccia, ma esistono soprattutto per i cittadini, che devono vedere rispettato il loro diritto a scegliere, secondo i tempi previsti dalla legge, nuovi amministratori per la loro terra".
"Dovrebbe ricordarlo anche il presidente facente funzioni della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, che a quasi due settimane dalla data di pubblicazione ufficiale del decreto di scioglimento del Consiglio Regionale, non dà alcun segnale sulla data per le elezioni. Proprio quel Lolli che è arrivato a ricoprire il suo incarico senza neanche essere stato eletto. Un ritardo dovuto alla pausa estiva? Noi della Lega Abruzzo vogliamo continuare a sperarlo: altrimenti ci troveremmo di fronte a una nuova prepotenza istituzionale, che va di pari passo con la scelta arrogante di Luciano D’Alfonso di mantenere il doppio incarico di senatore e presidente per oltre cinque mesi", si legge ancora nella nota.
"Anche i pareri che ci arrivano dai nostri legali confermano che le elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale debbano tenersi entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto di scioglimento, che è avvenuta Il 22 agosto scorso. Quindi entro e non oltre il 22 novembre. Tesi supportata da una sentenza della Corte Costituzionale del 2003, nonché da successive decisioni del Consiglio di Stato. E siamo certi che anche il necessario parere del Presidente della Corte d'Appello andrà in questa direzione. Se l'attuale maggioranza di centrosinistra vuole impuntarsi sulla maldestra interpretazione che, furbescamente, punta a far scadere il temine nel periodo natalizio per riuscire ad arrivare al nuovo anno, dovrà assumersi una grave responsabilità. Si sappia però che noi faremo di tutto per evitarlo: siamo pronti anche ad impegnarci sul fronte della giustizia amministrativa per impedire quello che consideriamo un vero e proprio abuso. Anche perché, andando avanti di questo passo, gli abruzzesi continueranno a pagare fior di stipendi ai consiglieri regionali che, per legge, ora non possono svolgere alcuna attività. Un altro schiaffo ai tanti cittadini in difficoltà, un altro insulto allo Stato e al diritto. Eppure il centrosinistra di segnali di stanchezza, ormai, dovrebbe averne ricevuti tanti, da un popolo che esige il cambiamento. Proprio quel cambiamento che la Lega è pronta a portare anche in Abruzzo: con il voto e nel più breve tempo possibile", conclude la nota.

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