ROMA La presidenza della Rai, gli accordi alle amministrative in Basilicata e Abruzzo, il percorso per arrivare al partito unico. Persino i contenuti della manovra e quella voglia di rivedere il sistema della concessione annunciato da più di un ministro dopo la tragedia del ponte di Genova. Nel colloquio che hanno avuto Silvio Berlusconi e Matteo Salvini al rientro del Cavaliere ad Arcore è più o meno finita tutta l'agenda politica delle ultime settimane. Libia compresa.
Un incontro tenuto super-segreto, sempre che il colloquio non sia avvenuto per telefono, che qualcuno fissa nella giornata di ieri, e che ha scongelato rapporti divenuti tesi nelle ultime settimane. Nel pacchetto di argomenti spiccano la vicenda della nomina di Marcello Foa a presidente della Rai e gli accordi per le elezioni amministrative dell'autunno. La disponibilità di Berlusconi a riconsiderare il voto su Foa è sempre esistita anche perché il problema non è legato al nome dell'ex giornalista del Giornale, ma al metodo.
Berlusconi, da ieri ad Arcore dove ha incontrato molti esponenti di FI tra i quali il vicepresidente azzurro Antonio Tajani, dal colloquio con Salvini sarebbe uscito rinfrancato sulla volontà del vecchio all'alleato padano di non voler rompere definitivamente la coalizione. Salvini, infatti, avrebbe rassicurato il Cavaliere sulla «transitorietà» del rapporto con il M5S, così come della volontà di non seguire il M5S sul sentiero della rottura con Bruxelles.
INTESA RITROVATA
Una ritrovata intesa tutta da sperimentare nel concreto, ma che nel frattempo sblocca l'impasse sulla presidenza della Rai e riapre la strada per la costruzione del partito unico . Un obiettivo al quale Berlusconi ha sempre puntato e che oggi potrebbe riprendere lavorando con i gruppi parlamentari di FI e di FdI come leader del centrodestra. Al centro del colloquio anche i contenuti della manovra con Berlusconi particolarmente sensibile alle fibrillazioni degli imprenditori del Nord che minacciano di scendere in piazza. Poi anche il tema del sistema delle concessioni che i grillini vorrebbero rivedere, e che non riguarda ovviamente solo le autostrade ma anche l'etere, e quella voglia annunciata dall'esecutivo di voler porre una tassa sulla pubblicità che strangolerebbe non solo le tv, ma anche i giornali che non navigano in splendide acque come dimostra anche lo sciopero che per la prima volta ieri è stato dichiarato al Giornale.
Salvini conosce alla perfezione il giudizio estremamente critico del Cavaliere sul movimento 5Stelle e non ha mai fatto mistero di considerare innaturale l'alleanza con la Lega. Partito che gli ultimi sondaggi danno al 34% anche se Berlusconi, parlando con Salvini avrebbe ridotto la percentuale al 25-28%. Un risultato comunque rilevante ottenuto da Salvini per lo più a danno di FI che comunque risulta ancora per il segretario della Lega un alleato importante per ottenere la maggioranza.
Berlusconi, che a fine mese parteciperà alla festa di Forza Italia Fiuggi, nel frattempo ci consola tornando al suo antico amore: il calcio. È infatti notizia di ieri che, insieme a Galliani, avrebbero mostrato interesse per il Monza Calcio, squadra della serie C che vanta un'antica tradizione. «Un'idea romantica», confermano da Arcore.