PESCARA Avere informazioni precise sulle condizioni dell'Asse attrezzato, nel tratto in cui attraversa il territorio di Pescara, e dei ponti che si trovano in città.Con questo obiettivo l'assessore comunale Antonio Blasioli, con il supporto del dirigente Giuliano Rossi, si è attivato nei giorni scorsi per rispondere alle domande che tanti pescaresi si sono posti dopo il crollo del ponte Morandi, a Genova. L'assessorato si è mosso su più fronti, per avere il quadro della situazione completo e aggiornato, trattandosi di strutture realizzate su piloni. Il 30 agosto Blasioli ha scritto all'Anas (alla direzione generale di Roma e all'Area compartimentale Abruzzo, che si trova all'Aquila) per avere chiarimenti sulla situazione del Raccordo autostradale Chieti - Pescara, in particolare il tratto dell'Asse attrezzato dal porto fino al comune con San Giovanni Teatino, e della Tangenziale, dal confine con Montesilvano a quello con Francavilla. Per quanto riguarda l'Asse, poi, Blasioli ricorda nella lettera che dal 6 febbraio l'Anas «ha assunto la gestione delle rampe di collegamento tra l'uscita per piazza Italia e la rotatoria di piazza della Marina», che prima erano in carico al Comune. Il vice sindaco chiede di avere una relazione sulle «attività intraprese sulle infrastrutture indicate per garantire la sicurezza e la stabilità di viadotti, ponti e gallerie, in considerazione delle tecnologie costruttive, della vetustà, delle condizioni ambientali e di esercizio». Sollecita anche informazioni sugli «eventuali interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria già effettuati» e sulle «eventuali attività periodiche di monitoraggio e verifica finalizzate al controllo dello stato di conservazione di strutture, materiali e componenti». Nella lettera viene sottolineata «l'urgenza» di avere chiarimenti, volendo «conoscere lo stato di efficienza, funzionalità e sicurezza della rete viaria in concessione ad Anas e in territorio di Pescara» in modo da poter rispondere «con cognizione e chiarezza alle sollecitazioni di cittadini, evitando inutili allarmismi». Le istanze del Comune nascono dal presupposto che la preoccupazione è «diffusa» dopo la tragedia di Genova ed è condivisa da tutti coloro che percorrono quotidianamente l'Asse e la Tangenziale, cioè «le maggiori direttrici di traffico in ambito comunale» nonché arterie «di collegamento con i centri dell'area vasta e con la rete autostradale nazionale», scrive sempre Blasioli. «È solo una richiesta a titolo precauzionale», fa notare Blasioli sottolineando poi che non esiste «alcun timore» e ricordando che l'Anas «ha realizzato dei lavori nel 2014». Nello stesso tempo è partito anche un altro tipo di ricognizione, che riguarda «i ponti sul fiume Pescara», prosegue il vice sindaco e assessore alla Manutenzione. E quindi il ponte del Mare (dove l'intervento di manutenzione è stato eseguito quest'anno, tra marzo e giugno), il ponte che da piazza Italia porta all'Asse attrezzato, il ponte Risorgimento, il ponte d'Annunzio, il ponte delle Libertà (raddoppiato una decina di anni fa), il ponte carrabile di Fosso Grande e infine il ponte Flaiano. «Abbiamo già contattato degli studi di ingegneria, prima ancora del crollo del Morandi, per chiedere di esaminare la situazione di queste strutture e per avere delle relazioni sulla stabilità e sull'eventuale manutenzione da realizzare», spiega Rossi. L'incarico è «da formalizzare», dovendo rintracciare e fornire ai professionisti i progetti relativi ai ponti. Ma le prime risposte ci sono già. «Per il Flaiano», spiega Blasioli, «l'associazione temporanea di imprese che lo ha realizzato ha già eseguito un controllo allo scadere nel primo anno, ed è tutto in regola. E ne farà un altro al secondo anno, come previsto» nell'ambito degli accordi sottoscritti all'epoca. «Per il ponte del Mare», conclude l'assessore, «non risultano problemi legati alla staticità e vanno programmati gli interventi di manutenzione ordinaria» dopo quelli già realizzati quest'anno, su iniziativa del Comune.