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Pescara, 24/07/2024
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Data: 07/09/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Di Primio: «Mi candido alla Regione ma solo da presidente»

«Non ho nessuna intenzione di candidarmi a consigliere regionale: sono disponibile soltanto nel caso in cui ci fosse la confluenza di giudizi positivi sul mio nome per la elezione a presidente della Regione. I miei passi all'interno della regione li ho fatti tutti: mi sono mosso in questi ultimi 3-4 mesi in tutti contesti regionali, quelli politici, quelli della società civile che mi interessano molto per capire qual è il sentiment della gente rispetto ad una mia candidatura: ritengo che la mia candidatura sia forte ed anche condivisibile». Il sindaco Umberto Di Primio è esplicito sulle sue ambizioni e mentre ieri diversi consiglieri di minoranza calcolavano la data in cui dovrebbe dimettersi per candidarsi lui ha rotto il silenzio anche perché la data fatidica è il 6 ottobre. «Non posso purtroppo che rimettermi al giudizio degli organi dei partiti perchè non nasco come candidato civico: sono un uomo di partito da sempre, fare oggi il candidato civico è ridicolo - aggiunge Di Primio. Sarebbe auspicabile, adesso, che ci fosse un'accelerazione sul campo delle decisioni, perché Forza Italia deve dire chi vuole come candidato, deve presentare questa candidatura agli alleati e con gli alleati deve decidere. Siccome io sono uno di quelli che si deve dimettere, gradirei che ci fosse questa presa di responsabilità non solo in carico a chi deve dimettersi o meno, ma anche in capo a chi deve oggi decidere se deve essere Umberto Di Primio o qualcun altro. Io sono sempre pronto a qualsiasi tipo di confronto, sono certo dei miei mezzi, conosco i miei limiti ed ecco perché riesco a superarli». Dunque, il tempo stringe. «E' necessario tirare fuori il nome perché bisogna costruire le liste se vogliamo vincere - incalza. Se si vota il 2 dicembre, oggi bisogna arrivare in 305 Comuni con i candidati ancor prima che con il presidente. Io ho l'impressione che si stia gestendo la cosa con una burocrazia della politica che non appartengono più a questo tempo. Le regole attuali ci dicono che devi essere uno che la gente apprezza».
IL TESTE' vero che alcuni test sembrano confortare la sua candidatura? «In un sondaggio che abbiamo fatto nel territorio - dice ancora il primo cittadino - l'immagine del sindaco è molto apprezzata e io non vengo considerato uno vecchio della politica. Ci metto l'esperienza di chi è abituato ogni giorno ad amministrare un problema. Quello che secondo me ho in più rispetto agli altri è che ho un'esperienza che è quella dell'amministrazione quotidiana dei problemi: allora attingiamo all'esperienza di chi già ha fatto percorsi regionali, mettiamoci dentro l'entusiasmo di chi lo fa per la prima e uniamo le due cose con la forma mentis di chi fa il sindaco. Questo credo sia il motivo anche per cui viene apprezzata di più la mia candidatura, dai sindaci in particolare». Commissariamento del Comune vicino, dunque? «Non lascio la mia città per andare a fare il consigliere e non sono nemmeno uno di quei candidati per i quali va bene fare il presidente o fare il consigliere. Facendo il presidente posso essere ancora utile anche al mio Comune recuperando tutti i soldi che D'Alfonso non ci ha dato».

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